“Non costringetemi a rubare i film”
Come sottrarre mercato al filesharing illegale su Internet? Con tanti contenuti offerti a prezzi ragionevoli e non oberati da limitazioni artificiali.
di Nicola D’Agostino
Ha il titolo provocatorio “Don’t make me steal” un “Digital Media Consumption Manifesto” in cinque punti rivolto a chi distribuisce filmati in forma digitale che evidenzia i problemi di un approccio miope e arretrato che sinora ha spremuto e penalizzato chi acquista e noleggia legalmente invece di “scaricare”.
Il manifesto è una dichiarazione di intenti che può essere sottoscritta e diffusa online e chi la “firma” si impegna a non scaricare illegalmente video a patto però che sia finalmente disponibile un’alternativa legale che:
- abbia prezzi ragionevoli (ad esempio: l’acquisto non dovrebbe costare più del prezzo del biglietto al cinema e il noleggio non più di 1/3)
- metta a disposizione contenuti in più lingue e che permetta la creazione e condivisione di sottotitoli da parte delgi utenti
- sia subito disponibile, ricercabile e non sia strapieno di pubblicità o avvertimenti vari
- non ci siano limitazioni artificiali sul catalogo o sul paese in cui è possibile vedere o meno il filmato
- abbia una politica chiara sui prezzi e non abbia DRM che ne limitino e ostacolino la fruizione su più dispositivi e nel corso del tempo
Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it