Questo marzo 2006 ho avuto per la prima volta l’occasione di andare al Napoli Comicon, la manifestazione fumettistica che si tiene a Napoli da alcuni anni e che secondo molti tiene testa (se non addirittura supera) Lucca Comics.

Dopo due giornate molto intense nel fine settimana 4-5 in ottima compagnia (ciao Daniele!) non posso che confermare: si tratta di una manifestazione pensata e realizzata con cura da veri appassionati che richiama la Lucca di alcuni anni fa, con tempi e dimensioni diversi ma non peggiori, anzi, e che si una volta tanto concentra esclusivamente – o quasi- sul fumetto e dedica un po’ meno spazio a giochi, illustrazione, animazione, cosplay, frizzi e lazzi.

Il programma del Comicon è stato decisamente denso e pieno di cose interessanti, dalla conferenza sui fumettisti tedeschi ai vari incontri sparsi con scrittori e disegnatori anglofoni (i paesi ospiti di questa edizione erano Germania e Regno Unito), alle mostre (che a differenza di Lucca erano nella stessa sede della fiera) passando per la cerimonia dei Premi Micheluzzi (con tifo da stadio, comici siparietti e belle sorprese sui nomi premiati) per finire con le numerose e godibilissime sessioni di autografi e disegni con dedica.

Tra i graditi trofei aggiunti allo sketchbook c’è questo bell’acquerello realizzatomi (grazie) in anteprima da Otto Gabos allo stand degli amici della Black Velvet.
Lì Gabos presentava e promuoveva il seguito ideale della sua storica saga Apartments (uscita in origine sulla rivista Fuego) che in questa nuova incarnazione è illustrata da vecchi e nuovi autori della scena fumettistica bolognese, un paio dei quali incontrati sul treno di ritorno

Ma questa è un’altra storia…