Il browser aperto e libero si prepara ad un cambio di numerazione e intanto procede verso la definitiva incrementando le funzioni e migliorando quelle già presenti, con un occhio agli standard ed uno alla concorrenza.

di Nicola D’Agostino

È disponibile una nuova versione di anteprima del browser Firefox, la 3.1b3. Si tratta dell’ultima evoluzione del browser open source con questa denominazione: tra la fine di marzo e l’inizio di aprile si passerà dall’attuale 3.1 alla più altisonante numerazione 3.5 con cui verrà rilasciata la definitiva, preceduta da altre beta.

La decisione è stata ventilata e poi presa nelle scorse settimane, con il fine (promozionale) di evidenziare il grosso salto tecnologico rispetto alla 3 nella visualizzazione dei siti web e nell’elaborazione del codice Javascript.

Si percepisce chiaramente come l’arrivo di Safari 4 sul campo abbia spronato Firefox: l’attuale release fa altri passi avanti nelle direzioni già intraprese ma al tempo stesso appare come una risposta al browser di Apple. Nella 3.1b3 abbiamo migliorie alla navigazione privata (senza cioé lasciare tracce), maggiori prestazioni e stabilità del motore di elaborazione Javascript Tracemonkey e un nuovo supporto nativo al codice Json.
Ma abbiamo anche maggiore supporto ai fogli di stile Css 2.1, 3, al formato vettoriale Svg, ai più volte citati tag multimediali video e audio dell’Html 5 e alle Api di geolocalizzazione del W3C, all’esecuzione di web application quando non c’è connettività e persino lo speculative parsing, il caricamento ed elaborazione in anticipo delle pagine web per meno attese nella navigazione.

Firefox 3.1b3 è disponibile localizzato in ben sessantaquattro lingue e in versioni per computer con sistemi operativi Windows, Linux e Mac OS X che soddisfano i requisiti.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it