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“Misdirection” di Lucia Biagi

La difficile ricerca della strada giusta per crescere

di Serena Di Virgilio e Nicola D’Agostino

“Misdirection” è un romanzo a fumetti pubblicato da Eris Edizioni in cui Lucia Biagi, dopo “Punto di fuga”, torna a parlare con intelligenza e sensibilità di ragazze in situazioni difficili.

Dopo una serata insieme in discoteca, Federica scopre che l’amica più grande di lei, Noemi, non è tornata a casa, e anzi trova il suo cellulare con i messaggi di qualcuno che minaccia di pubblicare foto di lei nuda. Preoccupata, la ragazzina si mette alla ricerca dell’amica interrogando conoscenti vari nel piccolo villaggio turistico insieme all’amico Giorgio.

Anche se i due non sono i bravi detective tipici della letteratura per l’infanzia, il libro si sviluppa come un giallo, ricostruendo gli avvenimenti della sera precedente in parallelo allo svolgersi delle indagini, in un crescendo di tensione e cattivi presagi.

Ma chi è che va, o viene mandato, nella direzione sbagliata, come da titolo del libro? Federica nel cercare l’amica? Noemi nel volere una via d’uscita “facile” dal suo paesino opprimente? Il lettore che vuole la soluzione al mistero? Ci sono tante ‘direzioni sbagliate’ nel libro.

I flashback mostrano Noemi come una ragazza appariscente, frivola e irrequieta, e le parole delle persone interrogate mettono insieme un ritratto poco lusinghiero di come viene vista dagli altri. Al contempo emergono la sua situazione non facile, il desiderio di cambiamento, e la convinzione che la via d’uscita stia nel proporsi come oggetto del desiderio maschile.

È la classica “cattiva compagnia” e non vediamo qualità che la salvino. Ma Biagi è attenta nell’indurre il lettore a porsi domande, in primis sottolineando il fatto che il punto di vista principale è quello dell’amica più giovane.

Federica sta ancora uscendo dall’infanzia e questo sembra essere il suo primo incontro con alcune spiacevoli questioni. Le maldicenze, le ipocrisie e gli atteggiamenti rapaci che circondano la sessualità femminile sono difficili da affrontare, ma lo è anche confrontarsi con quella stessa sessualità, che non le appartiene. La sua reazione è amara, carica di sgomento e confusione.
Con una famiglia affettuosa e comprensiva che la accoglie al suo ritorno e un futuro da progettare, anche l’ostilità e la mancanza di prospettive di un ambiente limitato le sono estranei.

L’uso dello smartphone è centrale nella vicenda sia come strumento di iperconnessione, sia di perdita della privacy, sia di gioco e parte dell’identità personale.
In un fumetto senza pensieri né didascalie, Federica esprime esplicitamente il suo mondo interiore attraverso un diario vocale e uno di figure disegnate e animate in stop motion. Quest’ultimo, reinterpretazione in chiave simbolica degli avvenimenti, è il termometro più accurato dell’umore della ragazzina, che rappresenta la giornata di ricerche come una quest con figure mostruose da abbattere e l’incontro risolutivo come una sorta di boss di fine livello.

Le persone sono disegnate con uno stile sintetico e cartoonesco, molto ben leggibile. Agli ambienti e ai paesaggi viene dedicato un tratto più preciso e descrittivo che cala la storia in un mondo decisamente vicino al reale.
Con questo libro Biagi continua a sperimentare con il colore, sia in funzione della narrazione che dell’atmosfera, con una originale bicromia dal sapore contemporaneo.

“Misdirection” di Lucia Biagi è un volume brossurato con alette di 208 pagine in bicromia. È pubblicato da Eris Edizioni che lo propone a 17 Euro.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it