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Microsoft all’attacco di Google

Da Redmond parte un’offensiva diretta al leader indiscusso dei motori di ricerca. Il settore è in fermento e nessuno dei protagonisti sta a guardare.

di Nicola D’Agostino

Lo scorso 2 aprile Microsoft ha pubblicamente annunciato di voler entrare nel settore dei motori di ricerca, ponendosi in competizione con Google.
Bob Visse, responsabile del marketing della divisione servizi Internet di Msn (Microsoft Network) ha dichiarato che l’azienda «vede Google sempre più come un avversario» e che è convinta di «poter offrire agli utenti un prodotto migliore»: secondo l’agenzia di stampa Reuters, Microsoft sarebbe già all’opera su un proprio motore di ricerca.

Microsoft non è il primo provider di servizi web a entrare in questo segmento di mercato, né tanto meno la prima azienda a volersi misurare con il dominatore indiscusso Google, il cui nome è a tal punto sinonimo di ricerca on line da dare adito ad azioni legali.

Nel dicembre 2002 Yahoo ha acquistato per 235 milioni di dollari Inktomi, mentre pochi mesi dopo Altavista, da anni alla rincorsa dell’attuale leader, è stata invece ceduta per una cifra di gran lunga inferiore a quella del suo acquisto.
Ancora più recente è la notizia che il 3 aprile il motore Ask Jeeves ha deciso per l’abolizione dei banner a favore delle pubblicità testuali, strategia da tempo impiegata con successo da Google.

Quest’ultimo non è però rimasto fermo e ha nel frattempo rivelato come altamente proficuo l’acquisto dell’archivio di messaggi Usenet di Deja, trasformato in prezioso spazio per piazzamento di pubblicità; ha lanciato il servizio di ricerca tra vendite Froogle, e ha chiuso il 2002 aggiudicandosi ben 9 su 13 categorie del premio 2002 Search Engine Watch Awards.

A questo c’è da aggiungere la firma di un accordo con Amazon e soprattutto l’acquisto di Blogger che potrebbe espandere ulteriormente il raggio d’azione di Google e renderla un osso duro per qualsiasi avversario, Microsoft inclusa.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it