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Macworld: Apple, è l’ora dell’iPhone

Un nuovo dispositivo di comunicazione e gestione dei dati: per andare oltre l’iPod e il cellulare. E finalmente anche in Rete come e meglio di un computer.

di Nicola D’Agostino

Un iPod widescreen, un telefono cellulare e un dispositivo di comunicazione per Internet racchiusi in un dispositivo compatto e con schermo sensibile. L’iPhone di Apple è finalmente arrivato e nonostante le voci, previsioni e attese ha saputo stupire la platea del Macworld di San Francisco dove è stato presentato.

Secondo il Ceo Steve Jobs con l’iPhone, risultato di quasi tre anni di sviluppo, “Apple ha reinventato il telefono” e operato una “rivoluzione di prima grandezza” paragonabile solo a quella del 1984 del Macintosh e nel 2001 dell’iPod.

Basato sullo stesso sistema operativo dei computer di Cupertino, Mac Os X, l’iPhone è sottile (1,8 cm) e ha una forma minimale e sofisticata al tempo stesso: lo schermo occupa quasi tutto un lato, con un superficie di 3,5 pollici e una risoluzione di 160 pixel per pollice e si basa su un sistema a contatto detto “multitouch” utilizzando solo le proprie dita senza alcuna tastiera o penna.

La sfida ai palmari ed agli smartphone è evidente e l’iPhone punta a superare la filosofia e le inadeguatezze di questi ultimi rispetto a cui sarebbe “cinque anni avanti”.
Sul versante della telefonia mobile si tratta di un quadriband, Gsm + Edge (ma niente Umts) con Bluetooth, una telecamera da 2 Megapixel che alla messaggistica Sms -gestita a mo’ di conversazione- aggiunge un sistema di audioconferenza e di gestione avanzata della messaggeria vocale e dei contatti nonché delle foto scattate.Visto dal lato musicale invece si tratta di un iPod (non capientissimo) e come quest’ulltimo ha una base per caricarsi e sincronizzarsi con il Pc e viene gestito tramite iTunes.

L’iPhone non ha alcuna ghiera cliccabile ma fa largo uso dello schermo e dell’interfaccia di Mac Os X con un’implementazione del sistema di sfogliamento delle copertine detto “Coverflow” già presente in iTunes e un visualizzatore di filmati “intelligente” a tutto schermo. Ma c’è anche la connettività wifi (802.11b e g, purtroppo non la n) e l’iPhone è a tutti gli effetti un computer portatile pensato per Internet: abbiamo rubrica, agenda e sopratutto email e browser web avanzati in grado di gestire allegati, Html e servizi come Google Maps: definiti da Jobs di livello paragonabile quello dei Pc desktop, i software dell’iPhone si integrano con le funzionalità innovative del device.

Oltre alla citata interazione a contatto abbiamo un sistema di tastiera virtuale con correzione del testo e ben tre sensori interni che adeguano interfaccia e riproduzione quando il dispositivo viene ruotato in orizzontale o in verticale, gestiscono automaticamente luminosità dello schermo e risparmio dell’energia a seconda della luce ambientale e  tramite ll’accelerazione del movimento, per esempio disattivando tutto ciò che non serve in caso di chiamata.
L’autonomia è di 5 ore nel caso di uso per video o navigazione in rete e di 16 ore come riproduttore audio.

L’iPhone sarà disponibile negli Stati Uniti a partire giugno 2007 in collaborazione con l’operatore telefonico Cingular in due versioni: con memoria da 4 GByte a 499 dollari e memoria da 8 GByte a 599. In Europa arriverà nel quarto trimestre del 2007 a un prezzo ancora da definire e l’anno dopo sarà la volta dell’Asia.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it