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Mac OS X: rimandato per colpa dell’iPhone?

Leopard slitta da giugno ad ottobre. Garanzia di qualità o segno dei tempi che cambiano a Cupertino?

di Nicola D’Agostino

Dopo settimane di voci, dubbi ed indiscrezioni sulla reale data di uscita del prossimo sistema operativo per i Macintosh, nome in codice Leopard, oggi Apple ha fatto chiarezza sull’usicta di Mac OS 10.5 con un comunicato in cui si afferma (traduzione libera, grassetti e corsivi miei) che:

[…] l’iPhone ha già superato numerosi dei suoi test di certificazione ed è in carreggiata per l’uscita a giugno come secondo i piani. […]

Purtroppo l’iPhone contiene il software più sofisticato mai visto su un device mobile e terminare tutto per tempo ha un prezzo: abbiamo dovuto prendere in prestito personale chiave dal settore di sviluppo e test di qualità dal team di Mac OS X e l’effetto è che non saremo in grado di rilasciare come secondo i piani Leopard per la Worldwide Developers Conference a inizio giugno.

Sebbene le funzionalità di Leopard per allora saranno pronte, non potremo consegnare il prodotto di qualità che voi e noi ci aspettiamo. Abbiamo quindi intenzione di mostrare agli sviluppatori alla manifestazione la versione quasi finale, dar loro una copia beta per i loro test finali e mettere in commercio Leopard ad ottobre.

Riteniamo che varrà la pena attendere. La vita spesso ci pone di fronte ad una scelta e in questo caso siamo certi di aver fatto quella giusta.

Il posticipo a ottobre purtroppo arriva come una doccia fredda per quella fetta di utenti impazienti che si aspettava se non addirittura pretendeva Leopard al più presto o meglio “in primavera” come affermato originariamente da Apple.

wwdc07_070305.jpgLa data ritenuta più probabile era la ventura conferenza per sviluppatori WWDC a San Francisco, dato che il comunicato conferma. Tenendosi dall’11 al 15 di giugno a molti pareva ideale perché Cupertino tenesse fede alle dichiarazioni e al tempo stesso avesse più tempo possibile per lo sviluppo di un OS che dalle indiscrezioni degli sviluppatori e tester è ancora piuttosto acerbo.

Più realisticamente parlando ricordiamo che Steve Jobs ci aveva avvertito un paio d’anni fa: il ritmo delle uscite di Mac OS X dopo la versione 10.4 sarebbe rallentato considerevolmente e Leopard avrebbe rappresentato un salto tecnologico introducendo diverse novità “sotto il cofano”. leopard.jpgQueste necessitano oggettivamente di tempo e risorse ed è in ultima analisi sottoscrivibile che “varrà la pena aspettare” per avere un sistema di qualità e un concorrente ancora più forte ed innovativo al Windows Vista di Microsoft.

Dalla lettura del comunicato rimangono però alcune perplessità per la “scusa” usata e quindi sull’atmosfera che aleggia a Infinite Loop, 1. La priorità data all’uscita dell’iPhone, vera o meno, è da un lato comprensibile per gli obiettivi della Apple attuale, ma dall’altro rafforza nell’utenza storica (quella che (con i Mac ci lavora) l’impressione di un’azienda sbilanciata verso iPod, AppleTV e gadget vari al punto di eliminare lo scorso gennaio dalla propria ragione sociale la parola “Computer”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it