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Mac Intel: largo anche a Linux

Il sistema operativo libero si accomoda sui nuovi Macintosh. Grazie ad Apple, e a Microsoft.

di Nicola D’Agostino

Dopo Windows è ora più facile installare anche Linux sui nuovi Macintosh con processore Intel. Il merito è di Boot Camp, l’utility di Apple per installare e gestire sull’hardware di Cupertino l’OS di Bill Gates, e nello specifico nelle modifiche fatte al firmware dagli sviluppatori della mela morsicata.

Da varie segnalazioni in rete risulta che l’ultimo aggiornamento del firmware per iMac, MacBook pro e Mac mini abbia posto rimedio al problema maggiore, la presenza dell’Efi invece del “vecchio” Bios, ostacolo con cui da gennaio a ora si erano scontrati anche appassionati e produttori del sistema operativo del pinguino.

Nelle poche ore dal rilascio di Boot Camp diversi utenti della prima ora hanno scoperto che ora i Mac con processore Core Duo accettano e si avviano anche con le ultime release di Ubuntu Linux Suse, Fedora e Centos.

La modifica al firmware per supportare il BIOS in coppia con il sistema di ripartizionamento non distruttivo di Boot Camp permette quanto già ipotizzato e cioé di trasformare i Mac-Intel in versatili (e appetibili, commercialmente parlando) computer tri-boot.
Dopo l’installazione, semplicemente premendo il tasto opzione all’avvio, l’utente pare potrà scegliere il sistema operativo preferito da usare: Mac Os X, Windows o Gnu/Linux.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it