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Mac Intel: cosa aspettarsi veramente

Emergono i primi dati sulle prestazioni e caratteristiche reali dei nuovi Apple Macintosh con Core Duo. Un occhio alla potenza e uno alla compatibilità.

di Nicola D’Agostino

La presentazione dei primi Macintosh con processore Intel al Macworld ha sollevato entusiasmi e perplessità tra utenti e osservatori del settore.

Tra le domande più ricorrenti ci sono quelle sulle performance. L’impressione generale in rete, confermata anche da una recente conferenza stampa italiana, è che sui programmi ricompilati per Intel le macchine siano effettivamente più rapide e offrano guadagni in fatto di prestazioni, rispetto ai modelli basati su chip PowerPC.

Tra gli esempi c’è la videochat a risoluzione maggiorata e avviabile anche sui portatili. Meno esaltante ma comunque accettabile per usi non troppo intensi anche l’emulazione dei vecchi applicativi tramite l’utility di traduzione di codice Rosetta che però non permette – come avverte Apple stessa- l’esecuzione di numerosi software tra cui anche prodotti professionali come Final Cut Studio Aperture e Logic Pro di Apple stessa. Per una versione compatibile bisognerà attendere almeno fino al mese marzo.

Sui portatili MacBook Pro, visti dal vivo, si nota la maggiore luminosità dello schermo, l’ulteriore assottigliamento e alcuni graditi ritocchi tra cui il trackpad più grande. Meno gradita è la mancanza della Firewire 800 e il rallentamento in scrittura dei Dvd, spiegati da Apple con le caratteristiche della scheda madre e la forma e dimensione del portatile. Nessuna informazione sulla durata della batteria e sulle diffuse paure di un calo netto: i modelli in circolazione sono delle “unità di preproduzione” e Cupertino preferisce non sbottonarsi.

Molta curiosità c’è infine sulla possibilità (o meno) di installare ed usare sui Mac Intel anche Windows. Lo scorso anno Apple, per bocca del suo vicepresidente Phil Schiller aveva dichiarato che non avrebbe supportato il sistema operativo di Microsoft ma nemmeno impedito l’uso. I primi reportage e prove degli iMac con Core Duo però mostrano che non sarà un’operazione facile né immediata: novità e dettagli tecnici specifici dell’hardware (Cpu ma anche assenza del Bios, sostituito dall’Efi ) non rendono al momento possibile usare Windows Xp o altre versioni.

Non resta che aspettare novità in merito da parte degli utenti smanettoni o, in alternativa, rivolgersi ai prodotti di emulazione e virtualizzazione. Il primo pare già disponibile e si tratta di WinTel, basato sull’emulatore opensource Bochs, che sostiene sia possibile l’esecuzione, ma solo in una finestra del Mac OS per Intel, di Windows 95, 98, 2000 ed Nt 4.0 e di altri sistemi.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it