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Le novità di Opera 11

Con la versione 11 il browser norvegese cerca di raggiungere e superare la concorrenza. Vediamo le cinque caratteristiche su cui Opera ha deciso di puntare.

di Nicola D’Agostino

È disponibile per il download la versione definitiva di Opera 11.  In questa undicesima release l’attenzione degli sviluppatori del browser si è concentrata perlopiù su aspetti immediatamente visibili e fruibili dagli utenti tra cui l’aggiunta di un sistema di estensioni e una funzione per gestire meglio l’ormai diffusa navigazione a schede.

Ci sono comunque varie novità anche “sotto il cofano”: i responsabili parlano di un aumento delle performance sino al 30% e sul sito web si legge che Opera 11 supporta tecnologie all’avanguardia come la geolocalizzazione e i Web Socket (questo nonostante recenti dubbi sulla sicurezza). Sono però cinque caratteristiche a fare la parte del leone: vediamole un po’ più in dettaglio.

Le estensioni

Cominciamo con gli add-on. Su questo versante il browser norvegese è in ritardo rispetto a Mozilla, Google e Apple ma -fatti i dovuti distinguo- sembra aver recuperato. Opera 11 installa estensione

La caratteristica è disponibile da poco più di un mese, quando è stata rilasciata la prima versione alfa e l’archivio di add-on nel frattempo è già raddoppiato passando da 95 a 215 e l’offerta è include sia strumenti per interagire con siti e servizi che vari hack e opzioni per potenziare e migliorare l’usabilità del browser.

Dal punto di vista pratico tutto funziona senza intoppi. L’installazione delle estensioni è semplice e chiara e come in Chrome e Safari non necessita di riavvii del programma. C’è poi un dettaglio importante che merita di venire evidenziato: Opera non ha creato un nuovo formato proprietario ma ha adottato specifiche elaborate dal W3C che sta spingendo per una standardizzazione di mercato degli add-on.

Tab stacking

La seconda novità di rilievo è il nuovo modo per gestire la navigazione delle pagine web raggruppando i tab, il “tab stacking“. Opera 11 tab stacking anteprima (dettaglio)

Con pochi gesti del mouse gli utenti di Opera abituati a aprire più indirizzi possono ridurre notevolmente il disordine visuale mantenendo tutte le schede senza però sprecare prezioso spazio utile.

L’utilizzo della funzione che permette di accorpare le schede simili è semplice e intuitivo, merito anche delle piccole ma significative accortezze adottate da Opera per adeguare l’interfaccia.

Lo stacking, l’accorpamento, si effettua con il drag n drop delle schede e un discreto bordo aggiuntivo contrassegna e separa graficamente i tab impilati da quelli consueti.
L’espansione (e il riaccorpamento) può essere effettuato sia con un pulsante a triangolo posto alla destra della “pila” (e all’interno del bordo) ma anche con un doppio clic su uno qualsiasi dei tab. L’anteprima che appare passando il puntatore del mouse sui tab funziona anche su quelli raggruppati e permette di vedere quali pagine sono “dentro” senza riespandere il gruppo.

Gesti del mouse

Opera 11 spinge ulteriormente sulle mouse gesture.

Opera 11 mouse gestures

Gran parte delle azioni di navigazione come l’avanti, indietro, chiudere e aprire schede, il reload sono disponibili oltre che come voci di menù e pulsanti anche con movimenti del mouse. Tenendo premuto il tasto destro e muovendo leggermente e lentamente il cursore appare una guida in sovrimpressione che illustra tutte le possibilità.

Una volta apprese le varie possibilità e presa un po’ la mano diventa abbastanza facile adottare quantomeno alcuni dei gesti, in particolare lo spostarsi tra le pagine con veloci cenni verso destra o sinistra o ricaricare i dati muovendo il mouse verso il basso. Solo provando si può scoprire quanto questa modalità di interazione sia pratica e rapida e possa ridurre il “lavoro” di mouse.

Gestione e-mail integrata e modifiche alla barra degli indirizzi

Opera 11 Opera mail

Non solo navigazione web: Opera 11 integra un client per la posta elettronica ma anche per Newsgroup e altri messaggi. È possibile usarlo in un tab a parte o avere sempre sottomano messaggi in arrivo durante la navigazione facendo comparire una barra sul lato sinistro.

Ultimo ma non per questo meno importante è il lavoro fatto sulla barra degli indirizzi. Opera 11 non mostra sempre gli indirizzi così come sono ma in alcuni casi “nasconde” alcune parti dell’url ad esempio quando sono lunghi e complessi. È una scelta già adottata da Google e anche Opera sembra muoversi in questa direzione, mostrando per esempio esempio meno in evidenza prefissi come www e nascondendo parti come i protocolli in uso. Al tempo stesso ciò che viene nascosto compare sotto forma di simboli e altre indicazioni: Opera spiega che con un clic sul “‘badge” all’inizio della barra degli indirizzi l’utente può ottnere tutte le informazioni e dati utili sull’affidabilità del sito che sta visitando.

Come le versioni passate Opera 11 è gratuito e disponibile per numerose piattaforme: oltre a Microsoft Windows e Macintosh (solo modelli con processore Intel), è utilizzabile su sistemi GNU/Linux a 32 e 64 bit e anche su FreeBSD.

Nota: il browser si è dimostrato molto stabile e affidabile, tant’è che è stato usato per redigere e pubblicare questo articolo, inclusa la modifica tramite Picnik delle immagini su Flickr.