Ricco di opzioni, automatismi e funzioni aggiuntive, iCab Mobile è un’alternativa a Safari per chi vuole avere più controllo sulla navigazione web da iPad.

di Nicola D’Agostino

iCab Mobile è un web browser per iPad (e iPhone) alternativo a quello di Apple.

L’app è basata sullo stesso motore di rendering di Safari ma offre numerose caratteristiche aggiuntive come i tab, la navigazione privata, quella a tutto schermo, il download di immagini, video e altri file, una modalità offline il supporto per l’upload e altro ancora.

Come funziona

La prima cosa che si nota di iCab Mobile è ovviamente la navigazione a schede, che richiama quella di Safari per Mac e PC e permette di avere aperte, visibili e controllabili più pagine web con maggiore facilità e rapidità che nel browser di Apple per iPad.

Le differenze nell’interfaccia, però non si fermano qui. se il pulsante dei bookmark è grossomodo identico a quello di Safari, il secondo è molto più ricco e include opzioni per aggiungere la pagina all’Avvio Rapido, per salvarne una copia per la visione offline (o su Dropbox) e altro ancora.

Anche il funzionamento del terzo pulsante, quello per spostarsi tra le pagine aperte, è diverso e più immediato con una finestra in sovrimpressione, richiamabile anche con un tap a quattro dita.

iCab Mobile ha anche un Avvio Rapido, una raccolta di indirizzi personalizzabile equivalente dello Speed Dial presente su molti dei browser per Mac e PC. Vi si accede con l’icona a forma di griglia che è a sinistra sulla barra dei bookmark oppure tramite un gesto a tre o quattro dita a scelta da specificare nelle impostazioni.

Un’altra caratteristica molto utile di iCab Mobile è la possibilità di salvare immagini, filmati e altri contenuti, di archiviarli sull’iPad e di metterli a disposizione o inviarli via email o su un account Dropbox.
Per salvare un oggetto basta fare un tap prolungato e comparirà un menù che illustra le opzioni disponibili.

I download sono gestiti da un Download Manager, richiamabile con il primo dei quattro pulsanti in alto a destra. La finestra mostrerà i file già scaricati, permette di avviarne di nuovi, di mettere in pausa o riavviarli o di eliminare i file. Con un tap su uno dei file completati è possibile avere altre opzioni per cancellare, rinominare, aprire con un’altra app o caricare su uno spazio Dropbox.

Il pulsante a forma di tessera di un puzzle richiama invece i moduli: sono aggiunte utili realizzate in JavaScript equivalenti o più complessi dei bookmarklet che permettono di modificare le pagine web o di attingere o interagire con servizi quali Google, Instapaper, Delicious, Evernote e così via.

Gli ultimi due pulsanti servono a passare alla modalità a tutto schermo e a aprire le impostazioni generali.

Nelle impostazioni ci sono miriadi di opzioni e funzioni. Si può scegliere di attivare una modalità offline, attivare un web server per offrire bookmark e download oppure usare la navigazione privata. Si possono eliminare i dati privati, gestire i cookies, decidere le <gestures, modificare i motori di ricerca inserire le credenziali dell’account Dropbox o cambiare lo user agent fingendosi un qualsiasi browser (anche quello della Playstation 3 o Internet Explorer 6).

Merita la segnalazione una caratteristica utilissima: a differenza di Safari, iCab Mobile supporta l’upload su alcuni servizi, tra cui Flickr e i siti basati su WordPress, permettendo di prelevare immagini (o file scaricati) dall’iPad e di caricarli sul server. Questa piccola ma utilissima caratteristica permette di fare a meno di passare attraverso delle app e migliora notevolmente la produttività e in generale la navigazione mobile.

I limiti

iCab Mobile è un software con un potenziale oggettivamente enorme ma che -per potenza, complessità e limitazioni di sistema- si rivolge giocoforza solo a una piccola fetta dell’utenza di iPad & C., quella interessata ad avere una browsing experience un po’ più completa e versatile.

L’utente comune non ha bisogno di tutte le funzioni offerte dall’app e rischia anzi di rimanere spiazzato dall’interfaccia, ben più “affollata” di quella del browser di Apple. iCab è infatti pieno di pulsanti, finestre pop-up e aprire le impostazioni vuol dire immergersi in una cornucopia di opzioni, preferenze e caselle da spostare o selezionare.

Altro ostacolo a un’adozione ampia di iCab Mobile -o di qualsiasi altro browser alternativo- è che non può essere impostato come programma di default per la navigazione. È una situazione non contemplata da Apple e vuol dire che i link presenti nelle e-mail o nelle altre app continueranno a aprirsi in MobileSafari, di cui è impossibile liberarsi: per vedere gli url in iCab Mobile sarà necessario usare il copia e incolla.

Sull’App Store

iCab Mobile è venduto a 1,59 Euro sull’App Store nella versione 4.6. Il software è unico e ottimizzato sia per iPad che per iPhone e iPod touch. Per l’installazione e l’utilizzo è richiesto iOS 3.0 o successivo.

Articolo originariamente pubblicato su Panorama.it