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Panorama – Le migliori applicazioni per iPad: GarageBand

Pianoforte, tastiere, synth, batteria, chitarre e bassi, effetti e altro ancora insieme a uno studio di registrazione multitraccia dove assemblare le proprie creazioni musicali. L’iPad ha trovato la sua killer application?

di Nicola D’Agostino

ipad-garageband-splash

GarageBand è un nuovo software creato da Apple per suonare, comporre e registrare musica con l’iPad. L’app ripropone sul tablet molte delle funzioni dell’omonimo programma per Macintosh, superandolo per immediatezza grazie all’interazione multi-touch.

L’app è una dimostrazione da manuale della qualità e dell’attenzione maniacale di cui è capace Apple e soprattutto è uno strumento integrato che, nonostante alcuni limiti, mostra quanto possa essere facile, divertente e anche produttivo fare musica su un dispositivo iOS.

Come funziona

Garageband è una suite che include ben nove programmi. Ci sono due strumenti “reali” (tastiera e batteria), quattro strumenti “smart” (tastiera e batteria, chitarra e basso), registrazione audio, un campionatore e un sistema di amplicatori e effetti per strumenti esterni. Inoltre qualsiasi cosa prodotta o registrata da questi strumenti si può salvare e usare come traccia di propri brani che si possono poi modificare, equalizzare ed esportare.
Ma andiamo per ordine.

La parte più ricca e potente di GarageBand è senza dubbio la tastiera, o “keyboard”, a cui si accede dalla schermata con sfondo bluastro con l’intero assortimento di strumenti disponibili.

Lo strumento tastiera di GarageBand per iPad

La tastiera di default è quella del pianoforte a coda (c’è anche a gran coda, se volete) e per qualità di suono, risposta al tocco e opzioni offerte fa impallidire tutte le altre app pianistiche in commercio. I tasti rispondono alla velocità e durata (entrambi modificabili) della pressione suonando più o meno forte e più o meno a lungo e ci si può spostare di ottava con pulsanti o con un effetto di scorrimento o optare per il glissando.

Il pianoforte a coda di GarageBand per iPad

Oltre a questo ci sono tre pulsanti di cui uno permette di cambiare la scala cromatica ottenendone una ridotta (minore, pentatonica, blues e altre ancora) che facilita alcuni tipi di accordi e improvvisazioni. Un altro tasto attiva invece un arpeggiatore automatico (configurabile) e l’ultimo, all’estrema destra, controlla la dimensione dei tasti e permette di aggiungere una seconda tastiera. Oltre a questo in alto a destra un tasto a forma di slider ha volumi, eco, riverberi e altre funzioni.

Le molte opzioni della tastiera di GarageBand per iPad

Al centro troviamo un’etichetta che mostra un’icona e il nome del tipo di tastiera che si sta usando: facendoci un tap sopra si scopre il vasto assortimento di tastiere disponibili che oltre ai pianoforti classici include quelli elettrici, organi, pianole e una quantità enorme di synth.

I molti tipi di piano e tastiera disponibili

Molti di questi non cambiano solo il tipo di suono e l’aspetto superficiale ma aggiungono anche ulteriori controlli per intervenire sul suono e sulle sue caratteristiche. A seconda del tipo di strumento abbiamo manopole e selettori tremolo, decay, chorus, phaser, cutoff e altro ancora. Per dirne una gli organi di tipo Hammond permettono di decidere la velocità e variare la rotazioni dei Leslie simulati.

Quattro degli strumenti a tastiera disponibili

Per chi trova difficile suonare una tastiera vera e propria, tornando alla schermata principale degli strumenti si può passare a una “Smart Keyboard” che ha solo quattro tastiere/suoni (pianoforte, organo, pianoforte elettrico e Clavinet) ma con accordi pronti da suonare a mano (tutta la triade o solo parte) arpeggiatore e alcuni dei controlli sul suono.

La Smart Keyboard di GarageBand per iPad

Non solo tastiere

L’altro strumento “reale” di GarageBand è la batteria. Ci sono a disposizione tre “kit”, Classic Studio, Vintage e Live Rock, e tre batterie elettroniche, che ripropongono i suoni delle Roland TR tra cui la 808.

I vari pezzi (e i pad) sono sensibili al tipo di pressione come le tastiere e alcuni -nel caso delle batterie non elettroniche- emettono anche suoni diversi a seconda del punto in cui vengono suonati.

Il classicu studio kit e le altre percussioni disponibili

Anche la batteria ha una sua controparte “Smart”.
In questo caso l’automazione è ancora più spinta e, una volta scelto il tipo di batteria, basta trascinare cassa, rullante piatti e altri elementi disponibili in un’area centrale.

Una delle smart drums di GarageBand per iPad

Qui, a seconda della posizione (che si può modificare in tempo reale e anche rendere casuale) avranno un ritmo più o meno complesso e un volume più o meno alto.

Il resto: chitarre, registrazione e effetti

Per motivi di spazio è impossibile scendere in dettaglio su tutti gli strumenti e possibilità di GarageBand. Vediamo quindi il resto a grandi linee.

Gli strumenti “smart” sono integrati da basso e chitarra. Entrambi funzionano in maniera simile e ripropongono il meccanismo automatico degli accordi arpeggiati delle tastiere. I due strumenti, in più, hanno una modalità che permette anche di suonare pizzicando corde singole, con tanto di bending anche visuale.
Basso e chitarra non hanno una controparte “vera” ma possono approfittare dell’effettistica di “Guitar Amp”. Come su Macintosh GarageBand per iPad può accettare l’input esterno di strumenti elettrificati a corda (e non solo) che si può amplificare e effettare.

In alto la chitarra Smart di GarageBand e in basso amplificazione e pedali di effetti

Per il canto è invece disponibile un “Audio Recorder” con equalizzazioni e effetti pronti (alcuni puramente comici) e l’offerta include anche un registratore con campionatore che permette di modificare e salvare i suoni da suonare con una tastiera.

Il multitraccia

Oltre a suonare GarageBand per iPad permette di registrare quanto si produce e di combinare più parti.
Ogni strumento in alto ha un tasto per iniziare e terminare la registrazione. Un altro tasto permette di nascondere l’interfaccia dello strumento e di passare a quella del multitraccia.

Il registratore multitraccia di GarageBand per iPad

Ci sono a disposizione sino a otto tracce che possono accogliere qualsiasi strumento di GarageBand, suoni registrati dal microfono (tramite l’Audio recorder o suonati con il campionatore) o passati attraverso il Guitar Amp.
A questo si possono aggiungere loop (c’è un pulsante apposito nel mulitraccia) da una libreria inclusa con l’app.

Come su Macintosh ci sono controlli per impostare il volume delle tracce singole o per zittirle (ma non per gestire panning o inviluppo durante la riproduzione). Le tracce audio, non quelle suonate, possono essere spostate, copiate e incollate, divise, messe in loop e altro ancora.
I brani multitraccia sono salvati automaticamente ed è possibile anche esportarli, in formato di GarageBand (per ora incompatibile con quello del Mac) oppure come mp3 da trasferire sul computer alla prossima sincronizzazione.

Sull’App Store

GarageBand è in vendita a 3,99 Euro sull’App Store nella versione 1.0. Il software è solo per iPad (e iPad 2, quando sarà disponibile anche in Italia) e richiede iOS 4.2 o successivo.

Articolo originariamente pubblicato su Panorama.it