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Le migliori applicazioni per Android: DroidEdit

Un piccolo code editor per tutti i programmatori, sviluppatori e webdesigner che vogliono essere operativi e produttivi anche quando hanno a disposizione solo un dispositivo Android.

di Nicola D’Agostino

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DroidEdit è un editor di testo e codice per cellulari e tablet con il sistema operativo di Google.

Il programma è rivolto esplicitamente a chi vuole avere anche sui dispositivi Android un sistema per stilare o modificare pagine web e altri tipi di sorgente e offre funzioni essenziali quali la colorazione della sintassi, i numeri di linea, il trova e sostituisci e altro ancora.

Come funziona

L’interfaccia dell’app è essenziale e dedica gran parte dello spazio al mostrare il testo con i numeri di riga. DroidEdit non solo applica la colorazione di tag e istruzioni per la sintassi di C, C++, C#, Java, HTML, CSS, Javascript, Python, Ruby, Groovy, JSP, Perl, SQL, XML e Lua ma anche l’indentazione automatica.

android-droidedit-colorsintassi

Le funzioni e la gestione dei file sono tutte a comparsa e richiamabili da piccole frecce, alla destra e sotto lo spazio per il codice. Con un tap sulla freccia laterale si ottiene un elenco dei file aperti con pulsanti per passare da uno all’altro. La freccia in basso, richiamabile anche con il tasto “menù” fisico del dispositivo, fa invece comparire varie icone.

android-droidedit-interfaccia

DroidEdit può aprire file direttamente dal filesystem o da un programma esterno come Dropbox, ha annulla e ripeti multipli, trova e sostituisci e oltre al salvataggio e all’invio del file, se si tratta di HTML, si può avere anche un’anteprima nel browser.

android-droidedit-trovainvia

Dove scaricare il software

DroidEdit si può scaricare dall’Android Market in due versioni. DroidEdit è quella a pagamento, proposta a 1 Euro.
DroidEdit (free code editor) è invece l’edizione gratuita, che non dispone del supporto per il protocollo SFTP e che sopratutto mostra costantemente pubblicità. Questo, oltre a dare fastidio, ruba spazio utile e rende un po’ più difficile il lavoro sui piccoli schermi dei cellulari.
Entrambe le versioni richiedono Android 2.1 o superiore.

Articolo originariamente pubblicato su Panorama.it