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Le altre novità di Apple: MacBook, Airport e tastiere

Processori più veloci e dischi a stato solido per portatili, una nuova tastiera che fonde compattezza e utilità della USB e maggiore versatilità per i dispositivi di rete della mela mordicchiata.

di Nicola D’Agostino

Contestualmente al rinnovo dei Mac desktop Apple ha aggiornato in maniera discreta anche l’offerta di portatili con due nuove opzioni.
La prima è riservata ai MacBook Pro con schermo da 15” e Cpu da 2.66 GHz su cui, al momento dell’acquisto, è possibile scegliere (pagando 270 Euro in più) una Cpu più veloce da 2.93 GHz come sul MacBook Pro da 17”.
La seconda opzione è relativa agli ssd, i dischi a stato solido, che un anno fa erano ancora esclusiva dell’Air e che ora è disponibile in fase di ordine su tutti i recenti MacBook in alluminio. Le capienze sono da 128 e 256GB con prezzi che oscillano attorno ai 300 Euro e 800 Euro (perché variano  a seconda del modello di portatile che si acquista).
 

Altrettanto poco pubblicizzata è la comparsa di una nuova tastiera standard che si può vedere nelle immagini promozionali del Mac mini come dell’iMac.

Mac mini iMac marzo 2009 (tastiera)

La tastiera è un mix dei due prodotti precedenti, a cui si affianca: unisce il design compatto della piccola Apple Wireless Keyboard ma è collegata al Mac via USB e fa da replicatore con due porte per mouse e periferiche proprio come la più grande Apple Keyboard con tastierino numerico.

Ci sono infine utili aggiunte alle funzionalità di rete di Airport Extreme e della versione maggiorata con disco, Time Capsule. Entrambe hanno ora una funzione “Dual band simultanea” che supporta contenporaneamente sia i 2,4GHz usati da iPhone, iPod touch e i dispositivi 802.11b/g che i più veloci 5GHz della 802.11n usati dai Mac, il tutto all’insegna di compatibilità e velocità. Altre due novità sono l’accesso al disco di Time Capsule via Internet per gli utenti del servizio Mobile Me e la possibilità di creare una seconda rete “Guest” per offrire connettività Internet a ospiti e amici senza far loro accedere a quella primaria a cui sono collegati stampanti, dischi e altri dispositivi.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it