La Wii e… il digital divide?
Un lungo intervento del presidente di Nintendo USA che sposa due tematiche in apparenza distanti: il digital divide e la ricerca di nuovi mercati.
di Nicola D’Agostino
Mercoledì scorso su news.com è apparso un lungo intervento di Reggie Fils-Aime, presidente della filiale statunitense di Nintendo che sposa due tematiche in apparenza distanti: quella del digital divide e dei nuovi mercati.
La parte migliore è dalla metà in poi in cui, dopo aver citato Nicholas Negroponte ed il suo portatile eocnomico, si parla di innovazione e sopratutto dei “white space”, degli “spazi bianchi”, teorizzati in uno studio economico: mercati che esistono, talvolta senza che nessuno se ne accorga, tra categorie note di prodotti e che riescono a sposare benefici per il consumatore (sic) con marchi e innovazioni tecnologiche.
Fils-Aime fa l’esempio del social networking ed ovviamente della Wii: la sua visione è sicuramente interessata ma forse proprio per questo il testo è illuminante sul percorso intrapreso dalla casa giapponese produttrice e sulla piattaforma che l’ha portata di nuovo prepotentemente alla ribalta.
Una console che, citando Fils-Aime, è
“più piccola, meno costosa e più facile da usare” e che è volutamente così facile ed intuitiva che chiunque in casa la può usare. Questa inoltre incorpora un browser di foto, un browser web e canali specifici per le notizie e per il tempo, cosa che fa chiedere alcune persone cosa questi elementi abbiano a che fare con i videogiochi.
Logica, ma non meno sorprendente è la conclusione dell’uomo di Nintendo che definisce la Wii
[…] una mossa consapevole vero lo “spazio bianco”, in questo caso quel notevole divario [ma in originale si usa il significativo termine gap, NdA] tra i tecnofili e i tecnofobi in cui i consumatori vogliono semplicemente un modo comprensibile di rimettersi in sintonia coi tempi.
Davvero niente male per una ditta che produce console per videogame…
Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it