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‘La traiettoria delle lucciole’ e il giornalismo a fumetti italiano

Biografia, indagine e racconto del reale secondo 28 autori BeccoGiallo

di Serena Di Virgilio e Nicola D’Agostino

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Nel 2015 la casa editrice BeccoGiallo ha festeggiato i dieci anni di attività con una mostra itinerante, “Scusate il disturbo”, e un libro, “La traiettoria delle lucciole. Antologia del nuovo giornalismo a fumetti italiano”, realizzato in collaborazione con il Treviso Comic Book Festival.

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Raccolta di dodici racconti brevi, “La traiettoria delle lucciole” è un campione rappresentativo della linea editoriale di BeccoGiallo, caratterizzata da biografie, ricostruzioni e riflessioni critiche a fumetti di fatti di cronaca storici e di attualità, realizzati da autori italiani, anche molto giovani.
Più in generale vi si ritrovano alcune tematiche e tendenze formali del graphic journalism che sempre di più si sta facendo spazio nell’informazione odierna.

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Come parlare, ad esempio, di un evento noto e traumatico come una strage? Una strada è evitare l’esposizione dei fatti, spesso già assorbiti dalla collettività attraverso i mezzi d’informazione, e andare invece a cercare storie correlate ma meno note, personali e complicate.
“Buttes-Chaumont, la storia di Chérif Kouachi” di Costantini è la concisa biografia di uno degli assassini della redazione del periodico francese Charlie Hebdo. Nomi, volti, date, ambientazioni, situazioni e citazioni si incastrano sapientemente in pagine dense, ricostruendo la formazione di un’idea estrema.
“La finestra” di Barilli e Fenoglio evita perfino di nominare la strage di Piazza Fontana e la morte di Pinelli, ma le evoca in maniera emotiva in uno stile che fa riferimento ai fumetti intimisti dell’americano Adrian Tomine.

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Ci sono invece fatti che hanno proprio bisogno di essere resi noti o narrati di nuovo in una prospettiva diversa da quella ufficiale.
In “Semi di ribellione” di Gubitosa e Lo Bocchiaro abbiamo quindi i racconti paralleli dei malati di malattie degenerative che, scegliendo una strada diversa dalle terapie ufficiali, devono combattere il proibizionismo che ostacola l’uso terapeutico della cannabis.
“Villa Adelante non si tocca” di Sardano è invece la ricostruzione dello sgombero dal punto di vista degli occupanti (e ricostruttori).

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Alcuni temi particolarmente sentiti vengono ripresi più volte. Se da un lato le storie personali di migranti puntano ad umanizzarli e a comunicare la loro disperazione e dignità (come in “Scarpe” di Rizzo e Bonaccorso, o in “Coi suoi occhi” di Calia e Castaldi), dall’altro un pezzo come Brutti, sporchi e cattivi di Amerio, Baino, Antonellini e Fila si fa più espositivo e contrappone anche visivamente gli atteggiamenti degli italiani di fronte all’immigrazione e alla propria emigrazione.

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“La traiettoria delle lucciole” è un volume brossura con alette di 144 pagine a colori. È pubblicato da BeccoGiallo che lo propone a 17,50 Euro.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it