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La storia dell’Atari vista dal di dentro

Dietro lo pseudonimo ‘DadHacker’ si cela Landon Dyer, veterano sviluppatore con trascorsi in Apple e sopratutto presso Atari, di cui sta narrando gioie e dolori tra storia del videogame e dei personal computer.

di Nicola D’Agostino

Dietro lo pseudonimo ‘DadHacker’ si cela Landon Dyer, veterano sviluppatore della Silicon Valley con trascorsi in Apple e sopratutto presso Atari. atari_logoQualche settimana fa si è conquistato le luci della ribalta con Donkey Kong and me” narrando la realizzazione per Atari 400/800 di Donkey Kong con gustosi retroscena sul mondo dei videogame a cavallo degli anni ’80, colpi di genio e ingenuità compresi.

Non pago del suo prezioso contributo Dyer è ora passato a narrare un altro periodo cruciale di Atari e della storia dell’informatica, la nascita dell’Atari ST a partire dal drammatico arrivo del nuovo padrone, Jack Tramiel, ex fondatore della Commodore.
Nella seconda parte si può leggere della difficile conversione un’azienda che nel DNA aveva i videogiochi al settore dei personal computer e delle gioie (per l’utenza) e dolori (per gli sviluppatori) dei sistemi operativi moderni con interfaccia grafica.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it