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“La quarta necessità”: Daniele Luttazzi e Massimo Giacon raccontano a fumetti l’italiano medio che pensa sempre e solo a sé stesso

Qual è la quarta necessità? E di quali bassezze è capace l’animale-uomo? La risposta è in un volume a fumetti caustico, divertente e impietoso.

di Nicola D’Agostino

La Quarta necessita

Un tour de force al vetriolo nella società italiana: è il risultato della collaborazione tra Daniele Luttazzi e Massimo Giacon, che in “La quarta necessità”, ci raccontano le vicissitudini di Walter Farolfi, italiano medio egoista e disonesto, specchio dei molti mali del nostro paese.
La vena satirica e il gusto per l’assurdo di Luttazzi ben si combinano con il tratto tondo e piacevole di Giacon in un’opera che copre settant’anni di storia italiana mischiando finzione e realtà, offrendo una lettura appassionante e divertente ma anche agghiacciante.

La quarta necessita - dettaglio da pag 59

Le vicende narrate in “La quarta necessità” si svolgono nel periodo che va dalla fine degli anni ’30 fino ai tempi odierni. Nelle sue pagine seguiamo Walter Farolfi dalla nascita, figlio di una soubrette e di un capo-comico, sino alla sua vecchiaia. In mezzo c’è un po’ di tutto: il rapporto morboso con i genitori, l’educazione cattolica, gli studi, i parenti (serpenti), le feste piene di VIP degli anni ’60, ma soprattutto l’ossessione per il sesso, la scoperta di “come funziona il mondo” e un progressivo adeguarsi ai peggiori istinti e all’ipocrisia che permea la società delle persone “per bene”.

La quarta necessita - pagine 74 e 75

Come spiegato da Giacon in un recente incontro a Bologna, il libro è un ritratto dell’italiano che pensa sempre a sé stesso. Walter Farolfi è “un ironico, un cinico, che vede perfettamente cosa gli succede intorno”. E si comporta di conseguenza. Secondo Giacon l’opera realizzata con Luttazzi è “una specie di piccola storia morale del perché l’italiano è così”. Non è un libro realistico, ma pesca a piene mani da vicende della storia, della politica e della società italiana, dalla seconda guerra mondiale alle BR passando per lo scandalo Casati.
Il racconto è pieno di sesso, che va dalla violenza al morboso, agli incontri piacevoli, ma sempre con i volti dei personaggi distorti in smorfie improbabili, quasi a comunicare la bestialità dell’atto. D’altronde è il protagonista stesso ad esporre la teoria che, dopo cibo, riparo e riugio, per gli etologi è il sesso la quarta necessità dell’animale uomo.

La quarta necessita - dettaglio da pag 11

“La quarta necessità” è un lavoro a quattro mani, frutto di una strettissima collaborazione tra i due vulcanici autori. Alla fine dell’albo si può apprezzare la dettagliata sceneggiatura creata da Luttazzi, ma merita di essere evidenziato anche l’approccio pieno di inventiva di Giacon, che ha reso i periodi storici e le fasi della vita del protagonista con dovizia di dettagli e stili diversi. Gli anni ’30 sono virati in seppia e posti su uno sfondo da vecchia foto sgualcita, mentre il periodo scolastico e della fanciullezza è a tinte accese e su sfondo quadrettato come le pagine di un quaderno; gli anni ’60 sono contraddistinti da un retino a pallini, una delle sequenze più morbose è disegnato in un bianco e nero che parodizza Crepax, e così via.

“La quarta necessità” è un volume brossurato di 136 pagine a colori. È stato pubblicato in Italia da Rizzoli Lizard e proposto ad un prezzo di copertina di 17 Euro.

Nota: tutte le immagini sono copyright di Massimo Giacon/Daniele Luttazzi e di Rizzoli Lizard per l’edizione italiana.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it