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La pantera vista da vicino

Ecco le immagini della quarta versione del sistema operativo Mac OS X, Panther.

di Nicola D’Agostino

La scatola nera con “X” metallizzata in rilievo che contiene Mac OS X versione 10.3, nome in codice “Panther”. All’interno troviamo un manuale, la garanzia, opuscoli e 4 supporti Cd-Rom, tre per il sistema vero e proprio e uno con i tool di sviluppo.

La macchina su cui abbiamo effettuato la prova e creato questa e le seguenti schermate: un iBook con processore G3 da 800 Mhz con 384 MByte di Ram che con Panther si è rivelato molto reattivo e usabile.
si ringrazia Daniele Rizzi

Il nuovo Finder di Panther vede il ritorno di una delle funzioni più utili e rimpiante dagli utenti Mac di lunga data: le classi, grazie a cui è possibile evidenziare, raggruppare e ordinare le icone tramite i colori.

Le finestre modali Apri e Salva sono ora più versatili e assomigliano maggiormente a quelle di Finder. Ecco quella dell’editor fornito gratuitamente da Apple, TextEdit, che in Mac OS X 10.3 riesce ad aprire anche gran parte dei documenti in formato Word (.doc).

Come in Windows ora anche in Mac OS X tramite una combinazione di tasti (“mela” + tabulatore invece di “alt” + tabulatore) si può passare da un programma all’altro avendo una utile anteprima visuale. Sino a Mac OS X 10.3 questo era possibile solo con utility di terze parti, come Lite Switch.

Le preferenze di sistema tra cui spiccano, nella prima riga, i nuovi arrivi “Exposé” e “Security”, mentre nella seconda riga l’opzione “Print” ora recita “Print & Fax”.

Ecco un esempio di come possa diventare disordinata e “stratificata” la postazione di lavoro, rendendo difficile l’accesso rapido a una specifica finestra o programma…

…ed ecco la soluzione di Apple: Exposé. Con la pressione di un tasto, o di un pulsante o un gesto del mouse è possibile ridimensionare e riposizionare automaticamente tutti i programmi e le finestre aperte, individuando ciò che stavamo cercando.

Nel sistema operativo è ora presente Font Book (tradotto in Italiano come “Libro Font”…), un programma per la gestione dei font che permette visualizzazione, ricerca, installazione, attivazione e disattivazione, oltre a una gestione tramite di “collezioni” ad hoc.

Con Panther è incluso il browser Safari, sviluppato da Apple e giunto ormai alla versione 1.1. Internet Explorer è tuttora presente sui Cd-Rom e viene installato, ma, come si evince dalla sua assenza nel “dock”, non è più il programma di navigazione di riferimento.

Quelli proiettati sul muro non sono geroglifici ma un elenco dettagliato (e microscopico) di tutte le 150 nuove funzioni di Panther.
Immagine tratta da OSNews – Image courtesy of OSNews.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it