Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

La mia Lucca Comics 2009

Ecco un breve resoconto della manifestazione fumettistica Lucca Comics 2009, appena conclusasi.

Come lo scorso anno ho potuto dedicare solo una giornata, il sabato, a incontri, acquisti e mostre a sgomitare tra i cosplayer nonché a rivedere amici e contatti di lavoro. ;-)

Buona parte del tempo l’ho trascorso presso lo stand della Black Velvet[2] dove ho rivisto Omar Martini, Alberto Corradi e Massimo Semerano, ed erano presenti non solo novità come “Esperanto” di Otto Gabos ma tutto il ricco e vasto catalogo di questa piccola casa editrice indipendente che mischia la pubblicazione di opere originali con traduzioni di materiale estero (Cerebus!), ristampe di classici (De Luca, Doonesbury) anche erotici (Leone Frollo, Haruka Inui) e coraggiose opere dedicate all’universo dei sentimenti (Jessica Abel) e dell’arte (come “Coltrane” di Paolo Parisi).

Piccola delusione personale (di cui avevo però avuto notizia qualche giorno prima) era l’assenza di “Le straordinarie opere di Alan Moore”, libro di interviste, saggi, omaggi e storie inedite di e su Alan Moore, a cui ho collaborato come traduttore. I tempi ristretti e gli alti standard qualitativi della casa editrice non sono andati d’accordo e l’uscita è rimandata a dicembre.

Quasi di fronte alla Black Velvet c’era lo spazio della Coconino Press, dove si sono succeduti i tanti autori e disegnatori di questa “scuderia”.
Per quanto mi riguarda ho ritrovato e salutato il veterano Davide Toffolo alle prese con la fine della ristampa dei “Cinque allegri ragazzi morti” e nel pomeriggio ho conosciuto di persona il giovane ma già bravo Saverio Montella di cui avevo preso un volumetto presso la Passenger Press di Bergamo (se ricordo bene).

Altrettanto lunga è stata la visita allo spazio di Coniglio Editore per acquistare e vedere (o rivedere) gli autori di due opere che mi ero segnato nella lista degli acquisti.

Tuono Pettinato (dettaglio dedica)Il primo è Marco “Makkox” D’Ambrosio con la sua prima uscita su carta, “Le [di]visioni imperfette”, che riprende e conclude (per modo di dire) la serie di vignette pubblicate lo scorso anno online sul suo spazio su Tumblr. Il secondo è il fumettista noto come “Tuono Pettinato” che presentava uno sconclusionato volume di storie comiche assortite intitolato “Apocalypso: gli anni dozzinali”.

Un po’ di fretta ma sono riuscito a visitare anche le mostre a Palazzo Ducale.

Ho trovato trascurabili le esposizioni sul “Bunker di Alan Ford” (di cui salverei giusto le poche tavole originali di Magnus), quella su Enrico Marini che ho trovato gradevole ma banalotta. Ottime invece le due prime esposizioni all’ingresso, dedicate a Marco Corona e Giorgio Rebuffi, due autori oggettivamente agli antipodi.

Di Rebuffi avevo un’infarinata generale ma anche grazie al breve documentario ho potuto apprezzare la sua rilevanza nella storia del mercato fumettistico italiano (una parola su tutte: Tiramolla) e le sue grandi doti di versatilità e professionalità.
In quanto a Marco Corona conoscevo le prime opere ma le numerose tavole mi hanno fatto venire molta voglia di cercare ed acquistare qualcos’altro, in primis il “Bestiario padano” e “L’ombra di Walt”

Non mi esprimo invece sulla mostra del collettivo giapponese Clamp perché la luce fioca e le fan adoranti hanno reso molto difficile osservare e valutare, figuriamoci godere, degli originali presenti.

Massimo BonfattiUscito dalla sala delle esposizioni, giù nel cortile di Palazzo Ducale, in un gazebo esterno a scopi benefici, il vulcanico Massimo Bonfatti disegnava a ripetizione il personaggio a cui è più legato, il genio del male Cattivik. A dirla tutta appena scesa la scalinata ho intravisto tre tipi conciati (in malo modo) da Tartarughe Mutanti Ninja ma sto cercando di dimenticare quella visione. ;-)

Cito poi gli amici della ProGlo Edizioni che ostentavano una nuova fatica della serie “A come ignoranza” di Daw (che riscuoteva notevole successo con le sue vignette) e un colpo niente male: una delle opere di Lewis Trondheim, la deliziosa quanto orrorifica favola dei pupazzetti alieni di “Alieen”, il cui acquisto è caldamente consigliato, ma a un pubblico adulto.

Un doveroso saluto va anche a Gud, al secolo Daniele Bonomo, di cui avevo già acquistato due anni fa “Gentes” ed ho preso con piacere il nuovo “Heidi Mon Amour”, edito sempre dalla Tunué.

Eduardo RissoNon sono mancati anche gli autori stranieri di cui ne ho avvistati alcuni qui e lì.

Nel pomeriggio c’era Charles Vess ospite della Comma 22 con il suo tomo “Ballate”, alle Edizioni BD era assediato di fan l’australiano Edddie Campbell mentre ho potuto ammirare a più riprese un gentilissimo Eduardo Risso sfornare a ripetizione tanti splendidi disegni e dediche presso lo spazio della 001 Edizioni, che ne ha stampato opere come “Parque Chas”.

Arrivate le sette di sera è stato il momento di salutare ed avviarsi alla stazione, per l’assalto alla dilig^^ al treno per Prato.
Ma questa, è un’altra storia…
 

Note:

[1] Ho visitato solo il padiglione degli editori, noto come “Napoleone”, quindi non menziono editori come Marvel Italia/Panini o Planeta/De Agostini che erano in un padiglione diverso, quello dei distributori, aggregati (mi dicevano) a PAN e Alastor, rispettivamente. Sono inoltre certo di aver dimenticato tanti editori, autori, colleghi ed amici, con cui mi scuso qui per la mia scarsa memoria.

[2] Conosco da lungo tempo Omar Martini e sto attualmente collaborando con la Black Velvet: di conseguenza la mia opinione non è obiettiva, ma questo si può dire di tutti gli altri editori che conosco e con cui ho lavorato in questi anni.

[3] Tutte le mie foto di Lucca Comics 2009 sono visionabili nel mio account su Flickr, contrassegnate con il tag lucca09.