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La BBC mette in rete il suo archivio

Nessuna protezione Drm e licenza Creative Commons per i materiali multimediali dell’emittente britannica. Ma solo per i connazionali.

di Nicola D’Agostino

Il Bbc Creative Archive è un progetto pilota per restaurare e rendere disponibile materiale multimediale prodotto e accumulato nel corso degli anni negli archivi della Bbc, l’emittente radiotelevisiva di stato britannica.

Dopo una lunga attesa la “Beeb” ha svelato nel dettaglio i suoi piani e le regole dell’iniziativa, avviata originariamente nel corso del 2004, che vede la collaborazione di altre istituzioni nazionali (come il British Film Institute e la British Library) e anche personaggi come Lawrence Lessig, ideatore di Creative Commons.

Il Bbc Creative Archive, già definito dai media, in maniera forse un po’ retorica, “un esempio di a cosa serva Internet”, permetterà non solo di scaricare e vedere i programmi televisivi ma anche di rielaborarli e condividerli liberamente a patto che sia senza scopi di lucro, secondo una licenza d’uso basata su quelle di Creative Commons.

I contenuti di Bbc Creative Archive saranno però riservati solo ed esclusivamente ai cittadini britannici (tramite l’uso di un sistema di filtro chiamato Geoip) con connessioni a banda larga ma, nota in controtendenza, sarà privo di qualsiasi forma di protezione di Digital Rights Management (Drm).

Secondo Paul Gerhardt, direttore della BBC, l’idea dietro al Creative Archive è quella di “creare un archivio legale e pubblico di materiale audiovisivo a beneficio dei britannici” e si spera di “rappresentare un modello da seguire per gli altri, fornendo materiale per le nuove generazioni e stimolando la crescita della cultura creativa nel Regno Unito”. Paula Le Dieu, direttore del Bbc Creative Archive, aggiunge che se il progetto pilota avrà successo la Bbc potrebbe estendere l’iniziativa sia nella lunghezza dei materiali che nei generi, includendo anche musica, sport e sceneggiati.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it