Inverosimilmente piccolo oppure solo caro? Uno sguardo critico e con la calcolatrice alla mano dentro l’ultimo gioiello musicale di Steve Jobs.

di Nicola D’Agostino

Novanta dollari: secondo il sito iSuppli sarebbe questo il prezzo “reale” dell’iPod Nano da 2 Gb una volta disassemblato e fatto il totale del costo delle sue singole parti.
Buona parte della spesa è costituita dalla memoria flash da 2 Giga su cui però si vocifera che ci sia un accordo molto vantaggioso con il produttore, Samsung, mentre il resto va diviso tra circuiti integrati, schermo, ghiera cliccabile e batteria.

Rispetto ai 200 dollari della vendita al dettaglio (che in Italia diventano 209 Euro, imposte incluse) si tratta di un ricarico notevole. Ovviamente l’analisi non tiene conto delle spese sostenute da Cupertino per la ricerca e per gli altri costi come assemblaggio, packaging, distribuzione e promozione, che secondo alcune fonti inciderebbero fino al 20%.

Altro particolare importante su cui si glissa è che Apple, per quanto lodata e venerata, è comunque un’azienda che dopo una prima metà degli anni ‘90 poco esaltante, insegue con tutte le forze il massimo profitto possibile, anche sfruttando abilmente lo status symbol che ha saputo associare al suo iPod presso il pubblico.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it