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iPod: la terza generazione è qui

La nuova versione del lettore di Mp3 targato Apple promette meraviglie: più leggero e capiente, è l’unico riproduttore digitale portatile che consente l’utilizzo del formato Mpeg4-Aac. In arrivo altre sorprese.

di Nicola D’Agostino

Lo scorso 28 aprile Apple ha presentato i nuovi modelli del lettore portatile di Mp3 iPod.
Forte di 700.000 esemplari venduti (è stato comparato al Walkman di Sony), iPod si rinnova e assume un ruolo cruciale nell’attuale strategia Apple in ambito musicale, che ha visto l’introduzione del nuovo servizio di distribuzione on line iTunes Music Store.

Il player è ora disponibile in tre versioni dalla capienza di 10, 15 e 30 GByte, capaci di contenere rispettivamente 2500, 3500 e 7500 brani. I prezzi oscillano tra i 299 dollari per il modello base e i 499 per il top della gamma.
Le caratteristiche della terza generazione di lettori targati Apple sono l’ulteriore diminuzione del peso (a spese dell’autonomia, leggermente ridotta) e dello spessore che anche nel modello più grande non supera i due centimetri. Le due versioni per Windows e Macintosh sono state combinate in una, con un connettore Firewire e uno Usb 2.0.
È ora disponibile un dock, una piattaforma opzionale di ricarica e connessione e l’interfaccia è stata modificata con l’aggiunta di quattro pulsanti retroilluminati. Leggibilità è migliorata grazie a un aumento del contrasto ed è stato aggiornato il firmware a corredo con l’aggiunta di funzioni e soprattutto il supporto del formato audio Mpeg4-Aac.

L’Aac, formato compresso che offre una qualità superiore a quella dell’Mp3 occupando lo stesso spazio, è stato scelto da Apple per la vendita di musica on line e implementato in QuickTime e nella nuova versione del programma iTunes. L’iPod è attualmente l’unico riproduttore digitale portatile a supportare Aac, caratteristica che si va ad aggiungere ad altre funzioni esclusive dell’apparecchio come l’Auto-Sync, che sincronizza automaticamente le liste di brani dell’apparecchio con quelle sul computer non appena questi vengono collegati.

Altre sorprese infine potrebbero venire dalla scoperta di una funzione nascosta e (per ora) limitata di registrazione che, una volta abilitata ufficialmente (probabilmente in concomitanza con l’uscita di accessori ad hoc come un microfono) trasformerebbero l’iPod anche in un registratore digitale, cosa richiesta in passato a gran voce da molti utenti.

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Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it