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iPhone Magazine 24 – Quei quattro pirati del jailbreaking

Dieci milioni di crash report di iOS. Per la precisione sono 10’071’868 e sono stati raccolti e inviati nel corso di una settimana non a Apple, ma al Chronic Dev Team, il gruppo di sviluppatori indipendenti che è il principale fornitore di programmi per il jailbreak di iPhone & C.

di Nicola D’Agostino

copertina di iPhone Magazine 24Il jailbreak permette di rimuovere le limitazioni di Apple e sbloccare l’operatore telefonico, installare a piacimento software, utility e hack e di personalizzare il sistema operativo, e si basa sempre sull’exploit di una vulnerabilità o un malfunzionamento di iOS. Per questo motivo il Chronic Dev Team ha chiesto aiuto agli utenti con dispositivi già liberati e l’ultima versione del sistema operativ di Apple.
È stato reso disponibile un programma per Windows e Mac che raccoglie informazioni sui crash di iOS e li invia ai server del gruppo di sviluppatori per essere analizzati.
L’obiettivo è ovviamente quello di scovare e verificare i bug dimenticati da Apple e sfruttabili per “liberare” in maniera permanente iOS 5, in particolare sull’iPhone 4S e iPad 2.

La risposta entusiasta degli utenti e il gran numero di dati forniti aumenta la probabilità di trovare nuovi exploit ma è anche un segnale da non sottovalutare sull’interesse che c’è verso il jailbreaking. Sì, è altamente probabile che nelle centinaia di migliaia di utenti che hanno inviato i crash report ce ne siano tanti che sono interessati al jailbreaking per installare software pirata, ma il numero di contributi e la velocità con cui sono stati inviati parla chiaro: c’è una fetta non trascurabile di possessori di iPhone, iPod touch e iPad che non gradisce le limitazioni di Apple ed è disposta a collaborare attivamente perché continui a esserci un’alternativa per fare ciò che meglio crede con i dispositivi acquistati.

Una versione di questo articolo è stata originariamente pubblicata su iPhone Magazine 24, del gennaio 2012