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iPhone Magazine 22 – Un posto nella storia

C’era qualcosa che non andava nella presentazione del 4 ottobre, e non era la mancata presentazione di un iPhone 5.

di Nicola D’Agostino

copertina di iPhone Magazine 22Guardando il filmato del keynote diffuso in seguito da Apple, la cosa è evidente. Il tono degli interventi è dimesso, a tratti forzato, con un Phil Schiller che per la prima volta non riesce a calarsi nei suoi consueti panni di giullare. Le novità di Apple, per quanto notevoli, sono state presentate con grande professionalità ma sottotono e in quantità minore di quanto previsto.
Nei giorni seguenti è giunta voce che una settimana prima da Infinite Loop si erano interrotte tutte le comunicazioni con le aziende che dovevano essere coinvolte nell’incontro. Tra queste c’era anche Facebook, che era pronta a lanciare ufficialmente l’app per iPad.

Col senno di poi ci è tutto chiaro: Steve Jobs si stava spegnendo, e i vertici di Apple, informati della situazione, si erano ritirati in un doloroso isolamento. Quanto già stabilito andava fatto, anche in onore di Jobs, fisicamente assente ma presente in spirito. L’amministratore delegato Tim Cook e gli altri vicepresidenti l’hanno voluto ribadire con un dettaglio simbolico su cui la telecamera si è soffermata diverse volte durante la presentazione. Nella prima fila in cui siedevano i dirigenti c’era una poltrona vuota con la scritta “Reserved”. Era la poltrona riservata a Steve Jobs. Stava a indicare che avrà sempre un posto indiscutibile nella storia dell’azienda che ha fondato in quel lontano aprile del 1976, lasciando un’impronta indelebile nell’informatica, nella musica, nel cinema. E nella vita di tante persone.

Una versione di questo articolo è stata originariamente pubblicata su iPhone Magazine 22, del novembre 2011