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iPhone Magazine 20 – Apple, i brevetti e la posta in ballo

Quando nel gennaio 2007 Steve Jobs presentò l’iPhone alla platea del Macworld (e al mondo), spiegò che Apple aveva inventato una nuova tecnologia chiamata “Multi-Touch” e dopo averne elencato tutte le caratteristiche fece notare, scherzando ma non troppo, che l’azienda aveva brevettato il tutto.

di Nicola D’Agostino

copertina di iPhone Magazine 20In questi mesi abbiamo avuto la conferma che quella di Jobs non era solo una battuta. Come ribadito da Tim Cook, Apple è fermamente intenzionata a difendere il suo vantaggio in sede legale, tant’è che negli ultimi tempi ha rinforzato le sue difese sotto la guida del sempre più importante “consigliere” Bruce Sewell.

Al momento l’azienda di Cupertino è impegnata su diversi fronti e tra quelli più importanti ci sono i contenziosi con HTC e Samsung, entrambi produttori di primissimo piano di telefoni con Android, il sistema operativo di Google. La situazione di Samsung è particolarmente delicata. Molti dei chip dentro gli iPhone, iPod touch e iPad tra cui i processori A4 e A5 sono prodotti dal colosso coreano che si trova così ad essere al tempo stesso fidato collaboratore e criticato antagonista. È in quest’ottica che vanno interpretate le voci sul passaggio della produzione delle CPU da Samsung alla TSMC di Taiwan. Chi ha bisogno di una motivazione non deve far altro che esaminare i risultati finanziari di Apple dal 2007 a oggi e constatare quanto incida sui profitti il business inaugurato cinque anni fa con l’iPhone.

La posta in ballo è grande e la posizione attuale di Infinite Loop è questa: gli alleati di un tempo -tra cui rientra Google- possono e devono essere contrastati. Anche impugnando l’arma dei brevetti.

Una versione di questo articolo è stata originariamente pubblicata su iPhone Magazine 20, del settembre 2011