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iPad Magazine 13 – A casa, in ufficio… e a scuola

Dopo anni di crescita straordinaria gli ultimi risultati finanziari hanno mostrato Apple in leggera flessione rispetto al trimestre precedente, complice la crisi economica in Europa. Ma se Macintosh desktop, iPod e anche iPhone hanno accusato il colpo c’è invece un settore che va decisamente a gonfie vele: sono gli iPad.

di Nicola D’Agostino e Serena Di Virgilio

Nel terzo trimestre fiscale del 2012 ne sono stati venduti diciassette milioni, in crescita del 44% sul secondo trimestre e addirittura dell’84% rispetto al 2011, portando così il totale a oltre 84 milioni di esemplari in poco più di due anni.

Le vendite non sono esclusivamente merito dell’iPad di terza generazione, ma anche del “vecchio” iPad 2, che Apple ha mantenuto a listino a un prezzo ribassato. Questo lo ha reso accessibile a nuove fasce di utenti, tra cui quelli del settore didattico. Oltre che nelle case e in azienda, l’iPad si sta così facendo largo nelle scuole statunitensi dell’obbligo, che da sempre Apple considera un settore strategico.

E anche in Italia, seppure timidamente, qualcosa si muove: durante l’estate una scuola di Verbania ha annunciato che da settembre partirà un progetto sperimentale che coinvolgerà 54 studenti di due terze del liceo di scienze umane e del liceo linguistico.

Il progetto prevede, per l’intero triennio (dunque per alunni dai 16 ai 18 anni), la sostituzione dei manuali di carta con il tablet Apple e testi di studio in forma digitale creati dagli insegnanti. I vantaggi? Gli zaini saranno più leggeri e i costi delle famiglie si ridurranno, perché dai circa 700 euro sborsati nel triennio per i libri la spesa scenderà a poco meno di 400 euro, prezzo di listino dell’iPad 2.

Una versione di questo articolo è stata originariamente pubblicata su iPad Magazine 13, del settembre 2012