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iPad Magazine 11 – L’iPad? È sinonimo di tablet

“Salve, sarei interessato all’iPad della Sony”, “Quanto costa l’iPad della Asus? No, quello con lo schermo più piccolo”, “C’è ancora l’offerta per l’IPad della HP?”.

di Nicola D’Agostino e Serena Di Virgilio

Sono frasi che possono suonare strane ma che non sono affatto improbabili. Secondo alcuni sondaggi il nome dell’iPad è sempre più sinonimo di “tablet” come negli Stati Uniti la Hoover vuol dire aspirapolvere e da noi si dice Bic per qualsiasi penna a sfera.

È il risultato (involontario?) ottenuto da Apple in poco più di due anni con il suo dispositivo, che nelle pubblicità e nei comunicati stampa ha sempre definito come “magico e rivoluzionario”. Queste sono due parole che all’inizio hanno fatto sorridere gli addetti ai lavori, ma che si sono rivelate sempre più vere con il passare dei mesi.

L’arrivo del primo iPad, nella primavera del 2010, ha scosso dal suo torpore un mercato che per anni era di nicchia (a essere buoni) e ha convinto tutti i principali produttori e anche qualche nome a sorpresa a tentare la sorte con un proprio “iPad”. E poi c’è il grande pubblico, che ha accolto l’iPad con entusiasmo come alternativa più amichevole e intuitiva ai “PC”.

Per decine di milioni di persone il tablet di Apple e la sua interfaccia multi-touch sono davvero qualcosa di magico e l’unica scelta possibile. Per loro è come se Apple avesse inventato il tablet. Pardon, l’iPad.

Una versione di questo articolo è stata originariamente pubblicata su iPad Magazine 11, del giugno 2012