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In azienda è sfida aperta ad Apple

Due offerte in concorrenza con il made in Cupertino: un’alternativa all’Xserve e un curioso erede “open” dei G5.

di Nicola D’Agostino

In aprile ha fatto scalpore proponendo un “clone Mac” non autorizzato e ora ci riprova. La Psystar, resa un po’ più sicura dall’apparente disinteresse di Apple, ha deciso di insidiare con prezzi più bassi le offerte server di quest’ultima proponendo i suoi OpenServ 1100 e OpenServ 2400.
Se è vero che solo il primo è paragonabile per forma e caratteristiche all’Xserve, l’azienda non usa mezzi termini o frasi ambigue, spacciandosi come “alternativa furba ad Apple” e garantendo compatibilità con i principali sistemi operativi per server quali Microsoft Windows Server 2003/2008, CentOS, Ubuntu Server e anche Mac OS X Leopard Server, con tanto di informazioni e garanzie di compatibilità (?) in bella vista sulla sua homepage.

Meno dubbia per l’acquirente e preceduta da una buona fama è invece la proposta della Terra Soft Solutions di un “erede” del PowerMac G5 volto all’utenza Linux su processori RISC.
Mentre Apple pare ormai volta a dire definitivamente addio ai processori PowerPC nel corso del 2009 la Terra Soft continua la sua lunga tradizione offrendo la YDL PowerStation.
Dietro un case estremamente simile a quello di alcuni IBM Intellistation (probabilmente forniti da Lenovo) si cela un quad-core 2.5GHz IBM 970MP a 64bit con 1MB L2 cache per core e tra le altre cose un SAS integrato con controller Raid.
I toni dell’annuncio che parlano del ritorno della “Power workstation” dopo tre anni sono un po’ teatrali se non addirittura grotteschi e dovranno fare i conti con la realtà di un mercato con offerte PC o persino di Mac con più potenza ed a un prezzo più competitivo.
Non è però da escludere che quanto ha tirato fuori la Terra Soft abbia un discreto successo di nicchia, in virtù dei processori RISC di IBM e dell’accoppiata con l’ottimo sistema operativo Yellow Dog Linux o ancora grazie agli aspetti “open”. Tra le caratteristiche della YDL PowerStation ci sono infatti lo Slimline Open Firmware (SLOF) che si basa sullo standard IEEE-1275 e la compatibilità con schede video e driver disponibili, come il firmware, con licenza open source.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it