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Il robot va all’asilo

Un esemplare dell’umanoide “Qrio” della Sony ha passato gli ultimi tre mesi in una scuola d’infanzia californiana a contatto con bambini piccoli.

di Nicola D’Agostino

Qrio, sviluppato dai laboratori “Intelligence Dynamics” della Sony è piccolo (meno di sessanta centimetri) e poco pesante (solo sei chili) ed è noto per le sue forme arrotondate e per la sua estrema fluidità di movimenti.

Il robot, racconta il Sydney Morning Herald, è stato messo a contatto sin dallo scorso marzo con più di una decina di bambini di età fino a due anni in un istituto di San Diego, negli Stati Uniti, sotto la supervisione del ricercatore Fumihide Tanaka, che ha avuto anche il ruolo di vigilare su eventuali problemi.

Secondo il ricercatore la reazione iniziale dei bambini rispetto a Qrio è stata di apprensione: nel giro di un mese però hanno iniziato a ballare con lui ed ad aiutarlo quando cadeva, considerandolo come un “fratellino più gracile”.
Lo scopo del bizzarro esperimento era di appurare “se i robot possono vivere in armonia con gli umani”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it