Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Il pasticciaccio Patent 672

Si può dubitare delle pretese di Forgent. Un documento del W3c che stila i possibili algoritmi in conflitto, infatti, non lo cita nemmeno.

di Nicola Battista e Nicola D’Agostino

Sul sito del consorzio W3c, che si occupa degli standard relativi al Web, si possono d’altronde trovare molte informazioni sul formato Jpeg. Ben pochi si saranno presi la briga di sfogliare con cura la documentazione sino al paragrafo denominato Annex L e dedicato ai brevetti. Peccato. In quel paragrafo, infatti, si avverte il potenziale utilizzatore della codifica Jpeg che “per alcuni dei procedimenti di codifica” trattati nel resto del documento “potrebbe essere necessario l’utilizzo di un’invenzione coperta da brevetto”.

Dopotutto, diversi studiosi hanno prodotto negli anni algoritmi matematici e sistemi di compressione che potrebbero avere punti in comune con il lavoro alla base di Jpeg. C’è da pensare che chiunque abbia steso un documento così dettagliato, quindi, abbia anche condotto ricerche approfondite su eventuali tecnologie e brevetti preesistenti, di brevetti cioè in possibile “conflitto”. Sono una decina e datano tra il 1983 e il 1991. Ma nessuno di questi è la famigerata Patent 672, il brevetto n. 4698672 sul quale Forgent sta cercando di imporre le proprie richieste economiche.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it