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Il nuovo Leopard di Apple

Evoluzione più che rivoluzione rispetto all’attuale 10.5, Leopard, con cui non a caso il prossimo Mac OS X condivide parte del nome.

di Nicola D’Agostino

In occasione della conferenza degli sviluppatori WWDC 2008 Apple ha mostrato un’anteprima di Mac OS X 10.6, nome in codice Snow Leopard il cui rilascio è previsto fra circa un anno.

Nel comunicato diffuso si legge che “piuttosto che essere focalizzato principalmente sulle nuove funzionalità, Snow Leopard migliorerà le prestazioni di OS X, porrà nuovi standard di qualità e getterà le basi per le future innovazioni”. Bertrand Serlet, responsabile del Software Engineering di Apple ha precisato che Apple intende “schiacciare il tasto ‘pausa’ sulle nuove funzionalità per concentrarsi sul perfezionamento del sistema operativo più avanzato al mondo.” Le novità, in altre parole, sono tutte sotto il cofano e nascoste agli occhi dell’utenza (che di conseguenza spera in un prezzo inferiore al solito) ma ci sono.

Anzitutto Mac OS X 10.6 sarà orientato a sfruttare i processori a 64-bit e ottimizzato per processori multi-core nuova tecnologia che ha nome in codice “Grand Central,nonché capace di gestire fino a un massimo 16TB di RAM.
Si conferma inoltre l’intenzione di attingere alla potenza di calcolo delle GPU delle schede video per mezzo della tecnologia Open Computing Language (OpenCL), che appare come una versione “made in Cupertino” di CUDA di NVidia.  Basata sul linguaggio di programmazione C e proposta come uno standard aperto, OpenCL permetterà a qualsiasi applicazione di attingere agli ampi gigaflop di potenza di calcolo disponibile in precedenza solo per gli applicativi grafici.

Ritocchi sostanziali ci saranno anche sul versante multimedia e quello della navigazione web.
Utilizzando la tecnologia media utilizzata per la prima volta nel sistema operativo dell’iPhone, il nuovo sistema operativo introdurrà QuickTime X, che ottimizza il supporto per i moderni formati audio e video, e promette una riproduzione media estremamente efficiente. Il browser Safari incluso in Snow Leopard  inoltre godrà di un’implementazione più veloce di JavaScript, presentata di recente e nota come Squirrelfish “aumentando le prestazioni del 53%” e rendendo le applicazioni Web 2.0 “più reattive”.
Meno appariscente ma scaltro nonché necessario all’espansione in ambito aziendale di Apple, Snow Leopard includerà anche il  supporto nativo per Microsoft Exchange 2007 nelle sue varie applicazioni quali Mail, iCal e Rubrica Indirizzi.

Non sono ancora chiari invece i requisiti del sistema operativo. Indiscrezioni online lo danno già come riservato solo ai Macintosh con processore Intel e dichiarazioni quali “Snow Leopard estende ulteriormente il supporto per l’hardware moderno” non promettono nulla di buono per chi ha ancora un computer Apple con CPU PowerPC.

Parallelamente a quella per gli utenti comuni ci sarà anche la versione Server di Snow Leopard, con altre sorprese.
Tra queste troviamo le versioni 2 di iCal Server per la condivisione di calendari in gruppi di lavoro e l’uso anche con dispositivi mobili e Podcast Producer per creare, gestire e distribuire presentazioni e contenuti multimediali. Novità assolute sono invece un Address Book Server per condivdere in rete i contatti e gestire una rubrica centralizzata senza un server LDAP e l’arrivo del rivoluzionario filesystem ZFS di Sun con pieno supporto sia in lettura che scrittura.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it