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Il diritto di scegliere un PC

Singolare iniziativa di Lindows per raccogliere fondi che serviranno alla propria difesa legale contro chi vorrebbe vietare al mondo di aprire altre “finestre”. E di venderle.

di Nicola D’Agostino

Tra Microsoft e Lindows.com, l’azienda fondata dall’ex creatore di mp3.com, Michael Robertson, la partita legale è ancora aperta, con una causa tuttora in corso che verte sul nome “Windows” e sul diritto al suo utilizzo.

Nonostante la scadenza ultima in tribunale sia stata rimandata dall’inizio di dicembre al marzo del 2004, la battaglia infuria sul territorio europeo, con il colosso di Redmond che ha minacciato o messo in atto iniziative legali contro i rivenditori che offrono Lindows in Danimarca, Belgio, Svezia e Lussemburgo.

Si tratta di una tattica non nuova, come dimostra la lunga causa risoltasi solo quest’anno con un accordo a favore di ciò che rimane della Be, Inc.

La risposta di Lindows è l’originale iniziativa ChoicePC creata per raccogliere fondi da destinare al 100% alla difesa legale del proprio sistema operativo, di cui è appena uscita la versione 4.5.

ChoicePC è sostanzialmente una sottoscrizione, limitata (e quasi esaurita) a Paesi bassi, Svezia e Francia. I sostenitori, versando una somma di 100 dollari, otterranno in cambio vari prodotti e servizi da parte di Lindows.com tra cui una licenza a vita per le versioni scaricabili del sistema operativo, per il servizio di download di software “Click ‘N Run” e una pittoresca t-shirt di protesta contro Microsoft con il loghi di Lindows e “Choice PC” e la bandiera del paese scelto.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it