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I miei quindicimila bookmark

Verso la metà di febbraio i bookmark accumulati nel mio account su Delicious.com hanno raggiunto quota 15’000. Provo a rispondere alla domanda: “Ma cosa ci fai con tutti quei preferiti?”

I can haz addonsLe mie valutazioni sul servizio sono sostanzialmente invariate rispetto a quelle fatte lo scorso ottobre, quando sono arrivato a quattordicimila.
Questa volta mi concentrerò su qualche dato numerico, corredato da spiegazioni e considerazioni.

Il mio primo bookmark è del 31 marzo 2005. I 15’000 indirizzi sono stati quindi accumulati in meno di 5 anni, a un ritmo medio di circa 3000 aggiunte all’anno (e infatti nel marzo 2009 ero a 12’000) e di otto al giorno.

Gran parte dei bookmark ha una descrizione di almeno una riga e almeno tre tag.
Sono entrambi aspetti importanti che “costano” relativamente poco al momento del bookmarking ma che posso garantire fruttano tanto in seguito, sia che i bookmark siano per uso strettamente personale che per scopi di condivisione o divulgazione.

Grossomodo due terzi di quanto ho archiviato sono idee o approfondimenti per articoli, quindi materiale di lavoro e per fini personali. Il tag ‘spunti’ è infatti il più usato con 10588 occorrenze, che si riducono poi a seconda del secondo tag relativo alla testata, sito o editore per cui sono (idealmente) messi da parte.
1320 sono invece bookmark di articoli miei pubblicati o ripubblicati online (ad esempio dopo l’uscita su rivista).

I miei tag sono 877. Questa cifra include quelli per le segnalazioni ad altri tra cui i “for:”, i “via:” e anche qualche tag sbagliato, frutto di errori di digitazione. Ogni due o tre mesi i tag vengono controllati, corretti e spesso riuniti o eliminati (se sono stati usati poco o pochissimo).

Delicious is 5Diverse centinaia di bookmark invece sono stati condivisi in maniera più ampia (e impersonale). Sono quelli pubblicati come microcontenuti su vari siti web e tra questi ci sono le informazioni tecniche che appaiono su MacHack.it (311), le brevi di nezmar.com (22) e le segnalazioni che sto accumulando per Mondo Chrome (69) e webhack.it (39).

Ci sono poi alcuni bookmark insoliti tra cui quelli salvati (intenzionalmente) in più copie.
Talvolta riportano descrizioni o lingue diverse (in genere inglese e italiano) e servono in ambiti diversi. Altri “duplicati” possono sussistere perché rimandano a parti diverse della pagina o ai commenti in calce che talvolta sono interessanti tanto quanto il contenuto principale.

Infine alcuni dei miei preferiti su Delicious non “funzionano” come tali e sono degli hack.
Due esempi: i codici esadecimali con le palette di colore e i bookmark che ospitano le ricette e con url inutili che quindi puntano a indirizzi inesistenti.

Le due immagini sono tratte dal blog di Delicious


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