Un’idea anni ’90 rivista e corretta secondo i dettami del Web 2.0. Con una forte caratterizzazione di condivisione: per esempio di testo e pagine web.

di Nicola D’Agostino

Hive 7 è una nuova chat grafica tridimensionale multiutente via web. A prima vista Hive 7 si presenta simile alle tante agorà virtuali vettoriali che impazzarono brevemente nella seconda metà degli anni ‘90 in rete e che sono poi sparite senza troppi echi.
I problemi principali di quelle chat 3D erano legati alla pesantezza dell’elaborazione e alla poca banda ma anche e sopratutto al basso rapporto segnale/rumore: raramente questi luoghi si sono elevati oltre lo status di passatempi curiosi ma caotici e superficialmente inconcludenti.

Perché ora per Hive 7 dovrebbe essere diverso? Per vari motivi: anzitutto per la disponibilità di computer con processori e schede video più potenti e di connessioni a banda larga a prezzi bassi. Altro aspetto degno di nota è che per partecipare non è necessario più nessun plug-in aggiuntivo: il sito web è realizzato tramite le tecnologie Ajax e fruibile perciò direttamente tramite uno qualunque dei browser di ultima generazione. Si tratta di un aspetto non solo tecnico ma di accessibilità, che abbassa la barriera d’ingresso.

Ultimo aspetto interessante è l’impronta collaborativa e sociale di Hive 7: come fa notare anche Mashable il sito offre oltre a quelle per la chat anche finestre virtuali per vedere e condividere testo e pagine web con gli altri utenti presenti e -almeno in teoria- potrebbe rappresentare un nuovo approccio per l’interazione e la collaborazione in rete. L’ultima parola, come sempre, spetta agli utenti.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it