Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Google e i problemi di Android

La strategia di Google per una piattaforma cellulare aperta inciampa in lungaggini e discriminazioni verso gli sviluppatori, che fanno sentire il loro disappunto.

di Nicola D’Agostino

Le premesse di Android? Eccellenti: una piattaforma di sviluppo basata su Linux, aperta, libera e trasparente e opposta in tutto e per tutto a quelle di Microsoft o Apple. Peccato che mentre l’iPhone miete successi il progetto di Google è lontano dalla meta e con diversi problemi di fondo.

L’empasse è emerso in tutta la sua gravità da un messaggio inviato per sbaglio da David McLaughlin, addetto di Google, in cui si annunciava una nuova versione del kit di sviluppo di Android (build 84853), con tanto di sito per il download.
Il messaggio doveva essere riservato solo a chi aveva superato la prima fase del concorso per Android ma è arrivato invece a tutta la comunità di sviluppatori, quella comunità che si era mostrata perplessa dall’immobilità di Google nel fornire nuove coordinate e strumenti. Alla fine di giugno uno sfogo di Ken Adair evidenziava non solo la frustrazione per i numerosi bug e problemi di un kit di sviluppo fermo da febbraio ma anche quella per gli evidenti problemi di comunicazione dell’azienda di Mountain View.

La rivelazione che strumenti aggiornati ci sono ma sono solo per qualcuno, sommata alla firma di clausole di segretezza e al fastidio verso chi fa domande sulla disponibilità dei sorgenti, pone con forza la questione se l’azienda di Brin e Page non stia tradendo le premesse stesse di equità e apertura di Android.

Per i critici di Google il problema non è solo la discriminazione tra partner di serie a e serie B o l’immobilismo ma la poca chiarezza e trasparenza nell’informare e comunicare con chi ha aderito con entusiasmo a un’iniziativa che doveva essere antitetica alle pratiche della concorrenza e in linea con il motto “don’t be evil”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it