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Google Chrome guarda al futuro e promette di crescere

Google rilascia la versione 3 stabile per Windows del suo browser e punta a conquistare maggiori quote di mercato. Ma c'รจ ancora tanto da fare, anche sul fronte Linux e Macintosh.

di Nicola D’Agostino

Una nuova e più veloce versione di Chrome per Windows: è così che Google ha deciso di iniziare il secondo anno di attività del suo browser web.

L’azienda di Mountain View con la versione 3 stabile di Chrome ha ritoccato l’interfaccia e migliorato ulteriormente l’elaborazione di Javascript con un incremento del 25% rispetto alla versione precedente e addirittura del 150% rispetto alla prima beta: il tutto nel rispetto dell’obiettivo originario, offrire agli utenti un browser moderno che sia rapido nell’avviarsi e nel caricare e mostrare contenuti e servizi online.

GoogleLo sviluppo di Chrome procede a ritmo serrato: in dodici mesi si sono susseguite cinquantuno release per sviluppatori, ventuno beta, quindici versioni stabili e oltre tremila bug corretti. Nonostante questo c’è ancora molto da fare e su vari fronti.
Lo ammettono gli stessi responsabili del progetto tra cui Linus Upson, capo dello sviluppo, che ha dichiarato di ambire a una quota di mercato ben superiore dello sparuto 2,8% conquistato sinora e di puntare a raggiungere il 5% in due anni e il 10% in tre anni.

Per riuscirci Chrome dovrà lavorare sulla sua dotazione e sulle promesse fatte. Il browser è unanimamente percepito come ancora incompleto e c’è chi stila un elenco delle mancanze più gravi tra cui il supporto ai feed.
All’elenco va aggiunto anche il sistema di estensioni, annunciato lo scorso dicembre ma ancora in lavorazione: forse dovrebbe godere una priorità più alta di frivolezze come i temi grafici.

Menu from Mac Chromium 3.0.194Altrettanto importante per la crescita (perlomeno di immagine) di Chrome sarà il curare un po’ di più le edizioni per Linux e Macintosh, sinora neglette rispetto a quella per Windows.

Sundar Pichai, vice presidente del Product Management di Google ha promesso in questi giorni una prima versione stabile per Mac entro la fine dell’anno ma è innegabile che sinora gli utenti non Windows di Chrome siano stati trattati come cittadini di second’ordine.

Su Linux e Mac sono infatti assenti novità recenti come la sincronizzazione dei bookmark con Google Docs o la compatibilità con le specifiche multimediali dell’Html 5. Il supporto a Flash è stato aggiunto tra luglio e agosto ed è ancora un po’ traballante, mentre alcune funzioni chiave -come la gestione piena dei bookmark su Mac- continuano a latitare.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it