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‘Gen di Hiroshima’, il manga testimonianza della bomba atomica

Per ricordare e conoscere a 70 anni dalla catastrofe nucleare

di Serena Di Virgilio

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“Gen di Hiroshima” è un romanzo a fumetti di Keiji Nakazawa, pubblicato in Italia da 001 Edizioni – Hikari in due corposi volumi. Oltre ad essere un manga emozionante e dal ritmo serrato, l’opera è una testimonianza diretta della situazione della gente comune coinvolta dall’esplosione della bomba atomica che pose fine alla Seconda Guerra Mondiale.

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Proprio come Gen, il protagonista del libro, Nakazawa aveva sei anni e abitava con la famiglia ad Hiroshima al momento dell’attacco nucleare statunitense. Ma “Gen di Hiroshima” non è un’autobiografia, quanto piuttosto una summa di quanto vissuto e visto dall’autore e dei racconti degli altri sopravvissuti da lui incontrati.
Il risultato è uno sguardo dettagliato sugli effetti della guerra sulla popolazione civile colpita in pieno dal conflitto, da un punto di vista interno e partecipe, in un susseguirsi di episodi drammatici e molto personali.

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Sin dai primi capitoli Nakazawa afferma la sua posizione antibellica attraverso la voce del padre di Gen. Additato come traditore, l’uomo viene imprigionato e la sua famiglia vessata dal vicinato. Costretti dalla miseria e dalle umiliazioni, i genitori e i bambini reagiscono ciascuno a modo loro, mettendo in luce difficoltà e contraddizioni della loro situazione, ma anche l’affetto che li lega.

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Poi arriva l’attacco nucleare. Circondato dalla distruzione, dai cadaveri e dai moribondi, Gen vede e prova la sofferenza, la confusione, la paura, la disperazione. Trovare cibo e un riparo per sé stesso e per quello che resta della sua famiglia è difficile, e diventa una priorità.

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Le conseguenze sui corpi delle radiazioni e delle privazioni sono terribili, e Nakazawa le disegna e racconta senza morbosità ma anche senza falsi pudori, così come fa con le bassezze di cui la gente è capace per necessità, paura o per pura e semplice mancanza di empatia. Lo stesso Gen non è un eroe, ma un ragazzino dispettoso, generoso e intraprendente, con un’etica spesso immatura e contraddittoria, pronto a farsi in quattro per aiutare, ma anche a picchiare e insultare.

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Insieme ad un’ottima gestione del ritmo narrativo, lo spirito infantile e profondamente vitale del protagonista è proprio quello che rende vivace e non scontata la narrazione che, nonostante l’oggettiva pesantezza dei temi trattati e la lunghezza dell’opera, non si arena ma resta una lettura coinvolgente.

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“Gen di Hiroshima” è un’opera pubblicata da 001 Edizioni – Hikari. Il volume 1 è un cartonato all’olandese di 1104 pagine in bianco e nero, 42 Euro. Il volume 2 è un cartonato di 800 pagine in bianco e nero, 35 Euro.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it