Fumetto italiano “indipendente”
Le auto- e micro-produzioni più originali dalla Self Area di Lucca Comics
di Serena Di Virgilio
Oltre ai fumetti da edicola e fumetteria e alle cosiddette graphic novel da libreria, esiste un fitto sottobosco di autoproduzioni. Sono albi e libri caratterizzati da una grande varietà di contenuti, stili e formati, in cui il lettore curioso o insoddisfatto può cercare nuovi stimoli.
Creati da autori che si producono e si finanziano da sè, i fumetti autoprodotti possono essere non facili da reperire. Bisogna cercarli su web e farseli spedire per posta oppure visitare una delle poche librerie indipendenti che riservi loro uno spazio. Oppure andare ad un festival che metta a disposizione spazi per le autoproduzioni; il più importante in Italia è la Self Area di Lucca Comics, visitabile anche senza biglietto.
Ricco di proposte, questo spazio ospita perlopiù collettivi ma anche singoli autori e micro editori che attraverso l’autoproduzione si esprimono, imparano, sperimentano. Si va dai giovanissimi alla ricerca di una propria voce a chi si proietta in un genere ben definito, a chi possiede già una maturità notevole e magari ha già pubblicato anche con editori distribuiti a livello nazionale.
Lontani dall’estetica povera della fanzine fotocopiata e spillata, libri e albi visti quest’anno nella Self Area hanno perlopiù un aspetto ricercato o professionale.
Stampate e rilegate, magari anche a colori, molte autoproduzioni odierne possono a un primo sguardo confondersi con i prodotti del mercato di massa. Oppure, curate nella grafica o create a mano con ricercate tecniche artigianali, si posizionano vicino al libro d’arte o di design.
Ecco una selezione di alcune delle voci più originali e interessanti che hanno presentato le loro novità a Lucca Comics di quest’anno.
Amenità
Amenità è un collettivo fondato a Torino nel 2011 da Lucia Biagi (“Punto di fuga”, intervista) che ha pubblicato tre antologie tematiche coinvolgendo altri fumettisti italiani e internazionali.
L’ultimo libro pubblicato da Amenità è “School Days” (albo spillato di 32 pagine, copertina a colori, interni in bianco e nero, 5 Euro) che raccoglie tre racconti sul tema dell’adolescenza, dalle prime confuse palpitazioni amorose ai problemi di identità sessuale e di genere, in un crescendo di intensità.
Blanca
Blanca è un collettivo fondato nel 2014 da un gruppo di studentesse del corso di fumetto e illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. È una delle poche realtà nel panorama delle autoproduzioni italiane a rivolgersi ai più piccoli, con fumetti adatti a tutte le età e laboratori per bambini e pre-adolescenti dagli 8 ai 12 anni.
Blanca ha all’attivo tre antologie di racconti brevi, e l’ultima è “Blanca numero 3” (albo spillato di 52 pagine a colori, 8 Euro), in cui ascoltiamo le ragioni dei soldatini, facciamo un’avventura in discarica e partecipiamo a due cacce al tesoro un po’ diverse.
Canemarcio
Canemarcio è un collettivo fondato nel 2012 da alcuni studenti del corso di fumetto e illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, uniti dalla passione per il macabro e l’inquietante. Ha iniziato le pubblicazioni sul sito web per poi proseguire su carta, stampando quattro antologie.
Il libro più recente è “Habitat” di Raffaele Sorrentino (volumetto di 86 pagine brossurato, con copertina a colori e interni in bianco e nero, 8 Euro), un riuscito racconto lungo a fumetti in cui regna sovrana la paranoia.
Incubo alla balena
Incubo alla balena è un collettivo fondato a Pesaro nel 2011 che ha all’attivo tre antologie, con racconti interstiziali di autori maturi come Alessandro Baronciani (“La distanza”, recensione), Davide Toffolo e Ratigher.
La pubblicazione più nuova è “Momotaro” di Elisa Menini (albo di 16 pagine di grande formato, serigrafia a due colori, edizione di 100 copie numerate, 15 Euro), che narra la storia popolare giapponese dell’eroe nato da una pesca per sconfiggere i demoni.
La Trama
La Trama è un collettivo fondato nel 2009 da alcuni studenti del corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, di cui fanno parte Silvia Rocchi (“Il segreto di Majorana”, recensione) e Alice Milani (“Wisława Szymborska”, recensione). Ha pubblicato tre antologie e tre raccolte della serie “Coppie miste”, lavori a quattro mani con altri fumettisti e illustratori.
La più recente, finanziata tramite una campagna di crowdfunding, è “Coppie Miste 3” (cinque albi spillati a colori di 24 pagine ciascuno, con sovracoperte serigrafate con loghi in rilievo stampati a secco, 10 Euro l’uno). Si tratta di cinque storie che ruotano intorno ad un dipinto tra l’onirico, l’introspettivo e l’umoristico, visivamente molto varie e stimolanti. Tra gli ospiti c’è anche Tuono Pettinato.
Lök Zine
Fondata a Bologna nel 2011, Lök Zine è una rivista in italiano e inglese che raccoglie storie brevi a fumetti, illustrazioni e interviste raccolti attraverso open call su di un tema, che in questo momento è la criptozoologia. Lök Zine si propone anche come micro casa editrice, anche di autori internazionali come Box Brown (“André the Giant”, recensione).
L’ultimo numero è “Lök Zine #06 – Fame/Hunger” (albo di 56 pagine con copertina a colori e interno bianco e nero più minicomic a colori di 16 pagine, 6 Euro), che ospita un’interessante intervista a Matteo Farinella (“Neurocomic”, recensione), autore anche della bella illustrazione di copertina.
Mammaiuto
Mammaiuto è un collettivo e associazione culturale costituito nel 2011, che pubblica racconti e serie dei propri autori sul sito web e talvolta anche su carta.
Le nuove produzioni sono “Lisboa” (albo spillato a colori di 60 pagine, 8 Euro), delizioso diario del viaggio in Portogallo di Sara Menetti, e l’antologia “Un ragazzo parte per un viaggio. Ferisce qualcuno. Non torna più a casa” (volume brossurato a colori di 204 pagine, 24 Euro), che presenta l’interpretazione di ciascun autore dello spunto dato nel titolo.
Quest’ultimo è già andato esaurito, ma le storie sono in via di pubblicazione sul sito web, a partire da quella particolarmente emozionante di Giorgio Trinchero e Laura “La Came” Camelli.
Si ringrazia Sara Pavan per la collaborazione nella realizzazione dell’articolo.
Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it