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“Freak Brothers. Idioti all’estero” di Gilbert Shelton

Peripezie planetarie dei famigerati “fattoni” di San Francisco

di Serena Di Virgilio e Nicola D’Agostino

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Ideati da Gilbert Shelton alla fine degli anni Sessanta e protagonisti di innumerevoli storielle umoristiche, Phineas, Franklin e Fat Freddy tornano alla ribalta in “Freak brothers. Idioti all’estero”. Firmato da Gilbert Shelton e Paul Mavrides ed edito in Italia da Comicon Edizioni, lo spassoso volume è la raccolta della prima storia lunga del trio, pubblicata originariamente a puntate all’inizio degli anni Ottanta.

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La Colombia, con la sua marijuana a buon mercato, è l’obiettivo dei Freak Brothers, ma già all’aeroporto i tre amici vengono separati dalle circostanze e finiscono ai quattro angoli del globo, coinvolti ciascuno in avventure una più delirante dell’altra.

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L’ingenuo Fat Freddy si accoda ad un gruppo di Hooligan scozzesi che si rivelano essere terroristi in incognito, armati di un ordigno nucleare a forma di pallone da calcio. Franklin passa da un cratere nella foresta amazzonica ad una nave pirata carica di medicinali di ogni genere. Ma sarà Phineas, finito alla Mecca e ideatore di un culto di grande successo, a recuperare i compari comprandoli ad un mercato degli schiavi.

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Anche se “Idioti all’estero” ha una lunghezza e una complessità maggiore che in precedenza, i temi fondamentali della serie di culto ci sono tutti, dalla ricerca della droga alla fuga da autorità avide e forze dell’ordine incompetenti, all’amicizia cameratesca. L’umorismo buontempone pervade i fili narrativi, sempre più assurdi ma comunque coerenti e ben leggibili nonché molto divertenti. In pieno stile underground, le pagine sono piene, fino all’eccesso: di segni, di dettagli, di personaggi, di parole, di azione.

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L’ambientazione internazionale permette di prendere di mira la politica, la religione e la cultura di paesi di tutto il mondo, seppur cavalcando un po’ di stereotipi, ma anche il mondo dell’arte, con gustosi cammeo dedicati ad artisti quali Picasso e Christo, e alle opere di Lautrec e Gaudì. La dissacrazione non risparmia neppure gli autori, che affidano la scrittura delle storie e le decisioni editoriali a un computer, né i lettori, raffigurati come punk scrocconi.

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“Freak Brothers. Idioti all’estero” è un volume brossurato di 120 pagine a colori. È edito da Comicon Edizioni che lo propone a 15 euro.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it