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Fotografia, formati dei file “aperti” per preservare le immagini

OpenRaw.org chiede a gran voce l’interoperabilità e la garanzia che gli scatti di oggi siano utilizzabili anche domani.

di Nicola D’Agostino

Si chiama OpenRaw.org una nuova iniziativa che propone una soluzione alla situazione di crescente caos e incompatibilità tra i formati ad alta qualità delle macchine fotografiche digitali. La richiesta di OpenRaw, ideato e curato da un gruppo di professionisti, è rivolta ai produttori a cui si chiede di aprire e diffondere liberamente le specifiche, passate presenti e future, relative alle rispettive versioni proprietarie dei file RAW.

A differenza del DNG, ideato ex novo e proposto da Adobe, OpenRaw non punta solo alla standardizzazione (in un futuro più o meno prossimo) di un formato comune tra tutti i produttori ma sopratutto a un modo immediato di preservare il patrimonio già accumulato di immagini e di fornire il controllo agli autori delle foto su come le immagini vengono elaborate.

Per ottenere questo, secondo OpenRaw, è “necessaria la diffusione delle informazioni sull’archiviazione dei dati e sulle impostazioni del fotografo”. Nella dichiarazione si scorge un chiaro riferimento alla recente e discussa scelta di Nikon di criptare le informazioni relative al punto di bianco nei file generati dalla sue fotocamere.

Davanti alla mossa di Nikon, Adobe (parte interessata per via di Photoshop) è rimasta ad attendere e protestare, gli sviluppatori indipendenti invece hanno risposto in modo rapido e pragmatico e sono già diversi i prodotti che hanno superato gli ostacoli posti da Nikon tramite opera di “ingegnerizzazione inversa”.

Diverso è l’approccio di OpenRaw che cerca la collaborazione volontaria dei produttori, anche per “salvare” dall’oblio tecnologico le foto scattate in passato.
Un esempio eloquente di ciò che si cerca di evitare è ben rappresentato dal destino capitato alla Canon D30. Il dispositivo, a soli cinque anni dal rilascio, è già considerato antiquato dal produttore e le immagini ad alta qualità che genera non sono più supportate dall’ultima versione del programma di elaborazione grafica che Canon fornisce.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it