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Fotocamere, il futuro si chiama reflex

Abbandono delle compatte e lotta sulle Dslr: alla luce degli ultimi dati è questa la previsione per il futuro di molti big della fotografia digitale.

di Nicola D’Agostino

Il mercato delle compatte comincia ad avere il fiatone. Saranno le reflex(le Dslr, digital Slr – single lens reflex) d’ora in poi a trainare.
Gli indizi che avvalorano questa tesi non mancano: abbiamo le difficoltà economiche di marchi storici quali Olympus, Pentax e Konica-Minolta, le loro dichiarazioni di volersi ritirare o distanziare dal settore delle fotocamere economiche e compatte e di concentrarsi sulle reflex e sul business correlato (accessori e servizi).

A questo bisogna aggiungere i prezzi sempre più aggressivi delle reflex e l’appetibilità per un pubblico anche amatoriale come nel caso della nuova Nikon D200 (senza parlare delle ben meno costose Nikon D70, Nikon D50 e della superstar in fatto di vendite Canon Eos 350D e, infine, l’attacco in atto, dicimo così, dal basso: proveniente dai telefonini che offrono oltre alla praticità di integrare l’obiettivo anche una qualità di immagine sempre maggiore con svariati megapixel e attenzione alle ottiche.

Visto anche che Canon e Nikon, molto forti sulle reflex digitali, non hanno accusato flessioni e anzi sono in crescita, non c’è da stupirsi se diversi produttori punteranno a limitare le perdite e massimizzare i profitti.
La strategia futura sembra proprio consistere nel tagliare i rami secchi (ad esempio la produzione di pellicola), ritirarsi dal settore consumer di più basoslivello, lasciando cinesi e pochi altri a diffondere il verbo digitale più popolare e battersi su prezzi (e profitti) bassi e infine concentrarsi quasi esclusivamente sulle Dslr.
Queste ultime con la loro facilità d’uso e prezzi ormai accessibili offrono interessanti margini di profitto e prospettive di ulteriori introiti con la vendita di acessori come obiettivi, batterie addizionali, cavalletti, flash esterni.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it