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Facile e bello: anche in rete è possibile

Quando creatività e usabilità vanno a braccetto: in primo piano a Webb.it.

di Nicola D’Agostino

Da E-Tree, sponsor della manifestazione, all’editrice Hops passando per le diverse associazioni e comunità di sviluppatori, è emersa la questione dell’usabilità e dell’accessibilità spesso erroneamente presentate come soluzioni scomode, che imbruttiscono i siti e si scontrano con la creatività dei web designer, sempre più spesso votati a tecnologie quali Flash.

La problematica è stata trattata nell’intervento di Sofia Postai (autrice del testo “Siti che funzionano” per Hops) che nel workshop “Usabilità e creatività” si proponeva idealmente di garantire l’universalità dell’accesso senza cadere nella mediocrità della comunicazione sul Web, mentre la tesi di Marco Trevisan è che l’accessibilità deve essere vista come uno strumento che non limita ma valorizza il sito.

Maurizio Boscarol, invece, in “Usabilità prescrittiva vs. usabilità collaborativa”, ha analizzato i meccanismi di progettazione e sviluppo all’interno dei gruppi di lavoro e ha affermato la necessità di ripensare la teoria e le pratiche dell’usabilità, al di là di regole dogmatiche.

Altri interventi sono stati a cura dell’Università di Udine, di IWA Italia e di dev2DEV.it che hanno trattato di strumenti di verifica e correzione e hanno posto domande non banali quali “Come fare siti belli e funzionali?” e “La standardizzazione limita la creatività?”

Per quanto riguarda Flash, ben nove sono stati i seminari della comunità di Flasher.it, tra cui spiccava “Flash & no browser” che proponeva di “usare Flash come strumento di navigazione in Internet evitando i browser” e quello del coordinatore del sito e autore di “Tendenze dinamiche del web” (Hops), Alberto Cecchi.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it