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eMusic: l’indipendente all’inseguimento

Il distributore prossimo ai 100 milioni di download: un bel colpo per “il secondo servizio dopo iTunes”. E per gli utenti visto il formato usato, mp3 non protetto.

di Nicola D’Agostino

Su Digital Music Blog è riportata la notizia che il distributore di musica online eMusic ha quasi raggiunto quota cento milioni di download.

emusiclogo Alla cifra indicata si dovrebbe arrivare nel giro di “qualche settimana” ed è riferita a un lasso di tempo di due anni (dal 1° novembre 2003) ma è comunque un gran bel colpo per quello che da sempre si autodefinisce “il secondo servizio di download digitali dopo iTunes”.
Apple al momento è inarrivabile però così eMusic fornisce credibilità alla sua affermazione laddove la -vociante- concorrenza composta dai vari Rhapsody di Real, Napster di Roxio e MSN non ha sinora rilasciato nessun dato concreto.

Aggiungiamo anche che il bel colpo è anche per gli ascoltatori, quelli a cui ormai ci si definisce con il termine di “consumatori” o, più elegantemente, di utenti: eMusic tra i grossi nomi è l’unico a distribuire brani senza protezioni, nel formato aperto Mp3. E’ una mossa illuminata quanto commercialmente furba per chi vuole gestire più liberamente sul proprio walkman digitale (sì, anche sull’iPod), hifi e PC quanto ha lecitamente acquistato.

Tutti felici e contenti? Purtroppo no.
Nel carniere di eMusic nonostante ci siano artisti di tutto rispetto mancano le star che incidono per le multinazionali. Le major non sembrano gradire chi non usa il DRM, anche se dimostra -numeri alla mano- di guadagnare (e far guadagnare) più degli altri…

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it