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Ecco il nuovo iTunes

Il programma di Apple con negozio musicale annesso, festeggia un anno di vendite e si rinnova, con la versione 4.5, e con esso i mondi che gli ruotano attorno. C’รจ anche qualche brutta sorpresa, come le modifiche al sistema di digital rights management.

di Nicola D’Agostino

La scorsa settimana Apple ha lanciato la terza generazione di iTunes Music Store, di cui ha festeggiato un anno di attività.

Le cifre parlano di 70 milioni di brani venduti a una media di 2.7 milioni alla settimana, “superando le aspettative più ottimistiche nel corso del suo primo anno di vita, indicando una nuova direzione all’intera industria musicale”, come hanno sottolineatoin Apple. Sempre secondo Jobs e i suoi l’iTunes Music Store è il servizio musicale leader sul mercato e ha il catalogo on line più vasto al mondo, con più di 700 mila canzoni provenienti dalle cinque principali etichette musicali e da oltre 450 etichette indipendenti e che conta di arrivare a quota un milione entro la fine dell’anno, così come, secondo le ultime voci ufficiali, di aprire i battenti anche in Europa.

Per festeggiare l’anniversario ed i successi ecco il rilascio di una nuova versione, la 4.5, del programma iTunes. Tra le novità ci sono, per quanto riguarda lo Store, una sezione di video musicali e trailer, brani scaricabili gratuitamente (a cadenza settimanale), l’esordio degli “iMix”, cioé la possibilità di creare e pubblicare proprie playlist ascoltabili, votabili e acquistabili da parte di altri utenti e infine copertine per le custodie dei Cd personalizzate con template professionali e immagini generate in automatico. Iniziative accolte con entusiasmo dall’utenza, che, seppur lontana dalla meta dei 100 milioni di brani (anche a causa dei risultati deludenti della promozione con la Pepsi), ha fatto salire in una settimana di altri 3 milioni le vendite e ha decretato il successo degli iMix rapidamente salite a quota 20000.

Contestualmente a iTunes, Apple ha aggiornato anche il software dei lettori iPod e la propria tecnologia per l’audio/video QuickTime, che arriva alla versione 6.51 ed implementa “dietro le quinte” anche alcune delle nuove caratteristiche non legate strettamente alla compravendita di audio digitale.

Inoltre, iTunes 4.5 si arricchisce, anche se solo nella versione Windows, di una conversione automatica dal formato WMA a quello AAC e del nuovo formato di compressione “Apple Lossless”, probabilmente basato sul recente standard MPEG-4 ALS che offre una qualità CD a dimensioni maggiori dell’AAC e dell’MP3 ma, al contrario di questi ultimi, senza alcuna perdita di segnale.

Novità decisamente meno gradite sono le modifiche al sistema di Digital Rights Management (ed alla sua licenza d’uso): a fronte di un aumento dei computer su cui è possibile ascoltare i brani acquistati (che da 3 salgono a 5) sono state però ridotte da 10 a 7 le volte che l’utente può masterizzare la stessa playlist su Cd e la limitazione non è più aggirabile con la variazione dell’ordine dei brani. Rafforzate anche le difese contro gli usi impropri: in iTunes 4.5 il numero di utenti con cui condividere la musica è diminuito a due, il programma può colloquiare solo con versioni identiche o superiori e sono state introdotte modifiche che rendono inefficaci tool come MyTunes. Mosse, queste, che sono una chiara risposta alle iniziative che negli ultimi tempi hanno esteso le funzioni del software di Apple, come dimostra il caso di PlayFair contro cui si sono scagliati ben due volte i legali di Cupertino.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it