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Ecco come sarà iOS 6

Assistente vocale in italiano, navigatore turn-by-turn integrato, blocco intelligente delle chiamate: con l’aggiornamento imminente del sistema operativo l’iPhone diventerà ancora più efficiente e desiderabile

di Nicola D’Agostino

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Presentata al WWDC 2012, la conferenza che Apple riserva ai programmatori, la nuova versione del sistema operativo per iPhone, iPod Touch e iPad arriverà al grande pubblico questo autunno sotto forma di aggiornamento gratuito.

iOS 6 sarà compatibile con iPhone 4S, 4 e 3GS, anche se per i modelli meno recenti non saranno disponibili tutte le funzionalità.

Le novità sono tantissime, vanno dall’app di sistema Mappe completamente rinnovata, alle significative migliorie in Mail, il programma di posta elettronica, a una miriade di aggiustamenti nel software di sistema già esistente.

Nessuna rivoluzione, sia chiaro, ma sembra piuttosto che Apple si sia messa d’impegno a rifinire il suo prodotto per renderlo più curato, ricco ed efficiente. Alcune delle novità riservate alle funzionalità Telefono sono particolarmente interessanti.

Dopo aver provato la beta iOS 6 riportiamo le impressioni avute mettendo alla prova alcuni dei nuovi programmi e delle nuove funzioni.

La telefonia

Con iOS 6, l’iPhone diventa un telefono migliore, innanzitutto grazie ad una modalità di gestione delle chiamate più sofisticata.

Ora, quando riceviamo una telefonata, possiamo solo rispondere o rifiutare. In iOS 6 ci sono altre due opzioni: declinare la chiamata mandando un messaggio o attivare un promemoria per ricordarci di richiamare.

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Nel primo caso abbiamo tre modelli di messaggio pronti da inviare oppure potremo scriverne uno personalizzato. I modelli iniziano con la frase “Ora non posso parlare…” e possono essere modificati nelle Impostazioni.
Scegliendo l’opzione “Ricordamelo più tardi” viene creato un promemoria per avvisarci di richiamare il contatto entro un’ora oppure, grazie alla Geofence che determina la posizione attuale, di essere avvisati quando ci allontaniamo dal luogo in cui ci troviamo oppure quando torniamo a casa.

Un’altra bella novità è la modalità “Non disturbare”: si attiva nelle Impostazioni e ci permette di bloccare le notifiche e filtrare le chiamate in entrata. Quando attiva, viene indicata da una luna nella barra di stato, proprio al fianco dell’ora. A differenza della Modalità Aereo il nostro iPhone resta online, riceve le notifiche ma inibisce ogni avviso sonoro e l’accensione dello schermo. Potremo quindi essere certi di non essere disturbati durante il sonno, il lavoro o una riunione.
Nelle Impostazioni possiamo scegliere una fascia oraria in cui attivarla automaticamente, nonché modulare il blocco delle chiamate. Possiamo infatti scegliere di ricevere le chiamate da un Gruppo nella nostra rubrica Contatti, da i nostri Preferiti, oppure da tutti o nessuno. Infine l’opzione “Chiamate ripetute” permette ad una chiamata in entrata di superare il blocco qualora venga ripetuta una seconda volta nell’arco di tre minuti.
La modalità “Non disturbare” può essere attivata automaticamente in una fascia oraria a nostra scelta, ad esempio da mezzanotte alle sette del mattino.

Mappe

Finora Google, azienda per tanti versi rivale di Apple, aveva avuto un posto chiave all’interno di iOS con le sue mappe. Ora il colosso di Cupertino si affranca stringendo nuove alleanze e producendo un’app ripensata e ridisegnata, con un nuovo motore di rendering, nuovi dati e nuove funzioni.

La grafica è vettoriale: questo vuol dire che viene calcolata al volo per apparire più nitida, e le animazioni di zoom e spostamento dovrebbero essere più fluide e potremo anche ruotare le cartine.

La prima impressione è le mappe di Apple siano piuttosto diverse da quelle di Google, sia nella scelta dei colori che dei pesi delle linee. A prescindere dalle preferenze estetiche, le nuove cartine ci sembrano però meno leggibili, e abbiamo notato diversi errori: trattandosi di una beta, verranno sicuramente fatte correzioni prima del rilascio finale, anche se non possiamo sapere quanto significative.

Con l’opzione 3D potremo visualizzare i dislivelli nel terreno, ovvero abbandonare la vista dall’alto per apprezzare colline e montagne. In vista 3D su immagini satellitari avremo un bell’effetto “Flyover” (a volo d’uccello) delle principali città del mondo: i poligoni si compongo rapidamente a formare una visione realistica dei palazzi. Peccato che questa funzione non sia presente per nessuna città italiana, e sia riservata al solo iPhone 4S.

Oltre al nuovo motore di visualizzazione cambiano anche il database dei punti di interesse e delle attività commerciali in cui fare ricerche sulle mappe. I risultati vengono visualizzati in maniera più completa e gradevole, con foto e recensioni, se presenti.

Navigazione satelitare

La grande novità di iOS 6 è l’attesissimo navigatore satellitare turn-by-turn, disponibile su iPhone 4S e iPad 2 o successivo, e in grado di condurci verso le nostre destinazioni presentandoci informazioni sul traffico (a cura degli utenti e quindi per il momento inesistenti in Italia) e percorsi alternativi.

Integrato con Siri per il controllo ed il feedback, il navigatore può essere invocato e avviato semplicemente con un comando vocale.

L’interfaccia grafica è molto chiara e curata, con particolare attenzione alla visualizzazione di svolte e cartelli e il risultato finale è davvero ottimo.

ios6_mappe_navigatore_01Tenendo presente che siamo ancora a una versione non definitiva, il navigatore è senz’altro una funzionalità che ci ha impressionato per fluidità e precisione. In una tipica prova su strada lo abbiamo utilizzato per spostarci da casa all’ufficio, verso l’indirizzo di amici in rubrica e verso punti di interesse sulla mappa. In tutti i casi si è rivelato all’altezza dei suoi omologhi commerciali, indicando le svolte per tempo in modo chiaro e corretto e permettendoci di non staccare mai gli occhi dal volante.

Tasto dolente, come era per le Mappe di Google e a differenza di altri navigatori di terze parti, è la necessità di avere una connessione internet sempre attiva per visualizzare il percorso e le informazioni. Questo può rappresentare un problema per chi non ha a disposizione una tariffa flat: il consumo di banda (oltre che di batteria) è rilevante e va tenuto d’occhio.

I partner di Apple per le mappe

Apple ha riprogettato internamente le mappe, ma per la realizzazione ha stabilito delle collaborazioni con altri produttori del settore. TomTom, noto navigatore premium, Waze, navigatore gratuito con community, e le mappe di Bing (ovvero di Microsoft) sono parte significativa della squadra, anche se non sono stati forniti dettagli sul contributo di ciascuno, né sul destino dei relativi software già presenti nell’App Store.
Yelp, social network per la ricerca e le recensioni di aziende e servizi sul territorio, sarà integrato in Siri e nelle Mappe al punto che sarà possibile utilizzare quest’ultima app per fare i check-in. Yelp al momento non è popolarissimo nel nostro paese, c’è da vedere se la situazione cambierà anche grazie a questa posizione di vantaggio rispetto a concorrenti come foursquare o Facebook. La conseguenza più immediata purtroppo è che i risultati delle ricerche danno pochi risultati, ancor meno dettagli e rarissime recensioni.

Siri

Come già nella sua prima versione, tra gli iPhone l’assistente vocale rimane disponibile solo sul modello 4S, mentre arriva ora sul nuovo iPad di terza generazione.

La novità più importante per noi è sicuramente il supporto alla lingua italiana, che di fatto porterà finalmente Siri in Italia questo autunno come novità pressoché totale.

Ma come se la cava l’assistente vocale con l’italiano? Già in questa versione beta, Siri comprende abbastanza bene le nostre richieste.

ios6_siri_03Non è necessario trovarsi in un ambiente silenzioso né prestare troppa attenzione a come si parla: Siri capisce al volo cosa abbiamo detto anche quando non siamo stati troppo corretti nella costruzione della frase. Non sempre però è stata altrettanto efficiente nel fornire risultati alle nostre interrogazioni.

C’è ancora molto lavoro da fare per avere l’assistente intelligente perfetto, sopratutto per le nuove funzionalità presentate con iOS 6. Può infatti accadere che, durante un’interazione più complessa fatta da uno scambio di frasi, Siri perda il filo lasciandoci con il processo incompleto. Inoltre, la voce un po’ robotica non sa ancora pronunciare bene i termini inglesi d’uso comune: ci risponde dicendo “Faciebuc” o “Gogle”, anche se comprende benissimo la nostra pronuncia corretta.

La maggior parte delle funzioni basate su applicazioni di sistema vanno perfettamente. Alcuni dei comandi di base sono chiamare un contatto (ad esempio: “chiama Marco”), inviare un messaggio (“invia un messaggio a Marco”), avviare un’applicazione (“apri Safari”), controllare il meteo “(che tempo farà domani?”), conoscere gli indici di Borsa (“come ha chiuso la borsa di Francoforte?”).
Potremo impostare un memo per ricordarci di effettuare una determinata azione quando arriviamo in un luogo prefissato o quando ce ne andiamo, con una frase del tipo “ricordami di chiamare mamma quando torno a casa”. Siri si baserà sulle informazioni presenti nella nostra rubrica per sapere dove abitiamo e chi è nostra madre, ricordandoci di chiamarla non appena saremo nei pressi di casa.

Tra le novità spicca l’integrazione con il navigatore incluso nella nuova applicazione Mappe. Potremo raggiungere un punto d’interesse oppure la casa o l’ufficio di un contatto in rubrica, mentre non è ancora possibile impostare un indirizzo come destinazione: ad esempio, chiedendo indicazioni per “Via Napoli 21″ ci verrà fornito l’itinerario per la città di Napoli.
Potremo invocare Siri tramite frasi molto diverse, dando vita a veri e proprio dialoghi, come ad esempio: “Ho bisogno di indicazioni stradali.” “Dove vorresti andare?” “Al cinema.” “Ho trovato 25 cinema: tocca quello per cui vuoi avere indicazioni. Oppure si può essere più sintetici, ad esempio dicendo ‘Dammi le indicazioni stradali per l’ufficio di Angelo’”.

Un’altra novità riguarda le informazioni sui risultati sportivi: durante la presentazione Scott Forstall elenca la Serie A tra gli argomenti a cui Siri risponde. Dopo alcune prove abbiamo constatato che domande come “Chi ha vinto il campionato di calcio?” o “Dammi il risultato finale di Cagliari – Juventus” non danno problemi; al contrario, il punteggio in classifica di una determinata squadra o la data di inizio del prossimo campionato non hanno ricevuto risposta.

Siamo certi che Siri ci riserverà parecchie sorprese in futuro, migliorando le proprie capacità.

Per ora si dimostra già uno strumento utile, dotato di carattere e con la capacità di rispondere a tono anche a domande strane o assurde. Ci ha anche strappato un sorriso a metà tra il divertimento e lo stupore quando ha concluso uno scambio rivolgendosi a noi con un “ok, dolcezza”.

Eyes Free

Siri arriverà anche in automobile. Un pulsante sul volante farà la funzione del tasto home, facendo partire il riconoscimento vocale e permettendoci di effettuare operazioni anche quando siamo alla guida, senza lasciare il controllo del veicolo e soprattutto senza togliere gli occhi dalla strada.

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Per minimizzare i rischi, in questa modalità d’uso lo schermo del dispositivo non si accende neppure. Per adesso sappiamo che BMW, General Motors, Mercedes, Land Rover, Jaguar, Audi, Toyota, Chrysler e Honda hanno aderito all’iniziativa, e che i primi modelli di automobile con Eyes Free dovrebbero essere annunciati nel corso dei prossimi dodici mesi.

Integrazione con Facebook

Con il nuovo sistema operativo l’integrazione con Twitter viene ampliata, e arriva anche quella con Facebook che, per la natura stessa del social network, appare da subito ancora più pervasiva. Infatti, ai nostri Contatti vengono aggiunti i nostri “amici”, e i loro dati vengono aggiornati automaticamente in caso di modifiche.

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Anche gli eventi di Facebook vengono inseriti nel nostro Calendario. Foto, siti web, o geolocalizzazione possono essere condivisi in un attimo da qualsiasi app di sistema direttamente dal nuovo menu, ridisegnato in maniera più visuale. I contenuti dei vari Store adesso possono essere segnalati tramite il tasto “mi piace”. Per entrambi i social network adesso troviamo un pulsante per aggiornare direttamente dal centro notifiche, oppure potremo aggiornare il nostro stato o inserire un tweet dettando direttamente a Siri.

Safari

Anche il browser di sistema è stato migliorato: l’interfaccia rimane bene o male la stessa, ma molte funzioni sono state arricchite e modificate. Innanzitutto è stato aggiornato WebKit, il “motore” che interpreta il codice delle pagine, e finalmente vediamo, tra le altre cose, un maggiore supporto dell’HTML legato all’upload di media attraverso una pagina web. Ora, Safari su iPad e iPhone molto semplicemente non rende disponibili i pulsanti per caricare un file, mostrandoli grigi. In iOS 6 i pulsanti diventano attivi, e con un tap possiamo caricare su web le nostre foto e video accedendo alla Libreria oppure direttamente alla Fotocamera. Manca ancora la possibilità di gestire file di tipo diverso, ma finalmente l’uso di tanti servizi sul web sarà decisamente più completo e interattivo.

Un’altra novità interessante è la modalità di navigazione a tutto schermo, disponibile quando voltiamo l’iPhone in orientamento Panorama: i pulsantini per andare avanti o indietro rimangono in sovraimpressione, ma per il resto l’interfaccia sparisce completamente. Se l’iPhone non è l’unico prodotto Apple che abbiamo, gli iCloud Tabs ci permettono di vedere che siti web sono aperti sugli altri dispositivi legati allo stesso Apple ID. Inoltre, l’Elenco lettura non è più semplicemente una lista di indirizzi: i contenuti delle pagine vengono scaricati e mantenuti in memoria, così da essere accessibili anche in assenza di connessione ad Internet, di fatto ponendo Safari in competizione diretta con servizi come Instapaper, Pocket e Readability.

FaceTime

L’app di videochat targata Apple, finora funzionante solo tramite connessione ad Internet via rete Wi-Fi, si apre finalmente anche all’utilizzo via rete dati 3G, ma solo sul iPhone 4S e nuovo iPad.

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Oltre ad aver risolto i problemi tecnici, Apple sta stringendo accordi in merito con le compagnie telefoniche. Conosceremo i dettagli solo in autunno al momento del rilascio ufficiale, ma è probabile che il traffico dati di FaceTime venga considerato come VoIP, con relativi contratti e costi specifici.

Streaming foto condivisi via iCloud

La Libreria immagini del nostro iPhone diventa aperta, ma solo per chi diciamo noi e per le foto che vogliamo mostrare attraverso iCloud. I destinatari riceveranno direttamente il nostro album e una notifica che li avverte. Da notare che Apple incoraggia questo utilizzo di iCloud non conteggiando lo spazio occupato dalle foto condivise. Se i destinatari non hanno un dispositivo Apple recente potremo comunque mettere a disposizione le foto via web, attraverso una bella pagina con tanto di commenti e tasti “mi piace” per Facebook.

Mail

Il client di posta elettronica di sistema è stato migliorato, sia nell’interfaccia che nelle funzionalità. Possiamo creare una lista di contatti VIP i cui messaggi vengono messi in evidenza in vario modo: annunciati attraverso una notifica che compare anche quando l’iPad è bloccato, li troviamo segnati con una stella e anche messi da parte in una cartella specifica. La nostra lista VIP è sincronizzabile tramite iCloud, così da averla sempre aggiornata e coerente su tutti i nostri dispositivi iOS.
Possiamo aprire documenti allegati protetti da password ed è stata aggiunta la possibilità di allegare foto e video dalla nostra Libreria aggiungendoli direttamente dall’interno dell’app Mail.
Altre migliorie includono il popolare gesto “pull to refresh”, tirar giù una lista per aggiornarla, che ora funziona con le nostre cartelle di posta elettronica; la possibilità di inviare di nuovo un’email già spedita; firme diverse associate ai vari account di posta elettronica.

Nota: alcune delle immagini sono “courtesy of Apple”.
Una versione di questo articolo è stata pubblicata su ComputerWorld Italia