Downloadblog – Byo.fm: un’emittente radio su misura grazie a Internet
Come far evolvere e rendere più personale la radio? Con forti dosi di informazione localizzata e streaming audio online.
di Nicola D’Agostino
“La radio sa di vecchio e ha bisogno di una rinnovata digitale”. È quanto afferma l’imprenditore Michael Robertson, che dopo mp3.com, Lindows/Linspire e Gizmo 5 ha deciso di lanciarsi in ua nuova iniziativa online.
“The byo.fm Experiment”, è una riflessione ed al tempo stesso un manifesto della sua idea sullo svecchiare la radio sposandone gli elementi validi con l’offerta, la qualità audio e l’interattività di Internet.
I cardini, secondo Robertson, sono cinque.
Anzitutto gli ascoltatori devono essere messi in condizione di inserire notiziari, sport e programmi di intrattenimento nei loro ascolti, scegliendo le fonti e controllando le percentuali di ogni tipo di contenuto.
Oltre a notizie dai siti di TV, radio e giornali locali gli utenti dovrebbero poter avere sempre sottomano informazioni sul tempo e sulla viabilità.
Ci sono poi la personalizzazione e l’interattività. Secondo Robertson l’emittente ai tempi di Internet dovrebbe accettare e rispecchiare i propri gusti, preferenze e passioni e permettere di vedere anteprime dei programmi seguenti, saltare avanti o tornare indietro e riascoltare parti interessanti.
Ultimo punto è l’ubiquità: le trasmissioni “radio” dovrebbero poter essere ascoltate ovunque, sui computer desktop e sui portatili come su telefoni, tablet e altri dispositivi connessi alla Rete.
Il tentativo, o meglio l’esperimento che cerca di soddisfare questi desideri si chiama byo.fm: l’acronimo “byo” sta per “build your own radio station”, costruisci la tua stazione radio o per “bring your own music” porta la tua musica ed è un servizio online a cui ci si può registrare gratuitamente per provare ad assemblare una propria emittente personalizzata.
Si possono selezionare varie fonti d’informazione, ascoltare i propri brani caricandoli su MP3Tunes (sempre di Robertson) con un client per Windows e Macintosh e impostare informazioni di vario tipo che vanno a comporre una specie di iGoogle ma improntato sulla musica, i notiziari e gli avvisi stradali e metereologici e qualsiasi fonte disponga di un feed.
Dopo averlo provato per un po’ bisogna concludere che Robertson fa bene a chiamarlo un esperimento.
Il servizio, per ora, è ancora acerbo e troppo indirizzato all’utenza statunitense per invogliare all’uso su base regolare.
L’idea è senza dubbio buona e in futuro, se byo.fm proseguirà a maturare e aggiungere funzioni e contenuti internazionali si avrà qualcosa che varrà la pena di avere sempre attivo in un tab del browser o sul proprio smartphone o Hi-Fi connesso ad internet.