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Ditelo con un’icona (emotiva)

Dico per scherzo ;-) Sono al settimo cielo :-D Non vedo l’ora :-9. Per non perdere tempo con tante parole, ma non rinuciare a esprimere le proprie emozioni, si usano le emoticon: e la comunicazione on line diventa più semplice.

di Nicola D’Agostino

Chiunque abbia fatto il suo ingresso in Internet, o semplicemente nel mondo degli Sms, avrà incontrato una serie di simboli grafici particolari quali ” :-) ” o ” :-( “. Questi simboli vengono detti “emoticon” (dalla fusione dei termini inglesi emotion e icon) e servono a supplire una mancanza della comunicazione scritta via computer.
Basandosi sull’innata capacità immaginativa dell’uomo nel riconoscere un volto (occhi e bocca in primis) anche quando i segni sono ridotti all’osso, le emoticon chiariscono il tono delle affermazioni o comunicano gli stati d’animo degli interlocutori, compito che nella comunicazione “a tu per tu” è svolto dalla mimica facciale.

A visione inclinata
: -) felicità
:) felicità
:-)))) molta felicità/riso
=) felicità
:-( tristezza
:( tristezza
:-(((( molta tristezza
;-) strizzata d’occhio
:-D risata
:-P disgusto/linguaccia
:-pPpP pernacchia
:-/ dubbio/delusione/ disapprovazione
:-\ dubbio/delusione/ disapprovazione
:-| indifferenza/no comment/ disapprovazione
:-[ depressione
:-? non capisco
:-o sorpresa
:-O molta sorpresa
:-‘) scherzo
:-x bocca cucita
:-* bacio
:* bacio
>:-| rabbia
O:-) espressione angelica
:” ( pianto
:-9 acquolina/eccitazione
A visione frontale
^^ felicità
^__^ molta felicità
senza parole
-__- senza parole/assonnato
** meraviglia/insonnia
;;;^__^;;; imbarazzo/emozione
^__- strizzata d’occhio
O__o perplessità
@_@ incredulità

L’origine storica delle emoticon, dette anche “smiley” e note in Italia come “faccine”, è tuttora dibattuta. Durante il settembre scorso è stato rivelato il risultato di una ricerca “archeologica” secondo cui sarebbe stato Scott Fahlman, ricercatore e sviluppatore statunitense, l’inventore del simbolo dello smiley nel 1982, o perlomeno uno dei primi a farne uso.
C’è però anche chi non la pensa allo stesso modo e attribuisce l’invenzione della “faccina sorridente” a Kevin MacKenzie, nel 1979, sul primo servizio commerciale on line statunitense, Compuserve.
Altre fonti ancora hanno fatto il nome di Harvey Ball, scomparso nell’aprile dello scorso anno, ideatore nel 1963 dello “smile” originale (verticale) per una compagnia di assicurazione, poi diventato un’icona popolare degli anni ‘70.

Quale sia davvero l’origine delle emoticon non influisce sul fatto che sono ormai uno strumento comunicativo diffusissimo e a valenza universale, accettato universalmente in Rete (e non solo, come nel caso dei cellulari), tant’è che aziende quali Yahoo!, Microsoft e America Online hanno introdotto recentemente iconcine grafiche nei loro programmi di scrittura e messaggeria per facilitare la digitazione.
Delle emoticon esistono infinite variazioni e modifiche, dettate dal gusto personale e dalle esigenze del caso: sul tema sono fioriti numerosi dizionari on line e cartacei, ma anche di un numero crescente studi culturali, sociologici e linguistici.

Un’analisi approfondita del campionario di emoticon occuperebbe molto spazio e dovrebbe trattare anche elementi come i fiori virtuali (” @>—;— “) finendo per sfociare nel mondo dell’Ascii art.
Ci limiteremo quindi a una lista delle più usate (che vedete qui a fianco), quelle che costituiscono il “bagaglio base” per una efficace comunicazione interattiva in Rete.

Esistono due tipi di emoticon: quelle a visione inclinata a 90 gradi (da osservare inclinando la testa verso sinistra) e quelle a visione frontale.
Le più popolari appartengono al primo gruppo, più antiche e più “economiche” in termini di spazio, ma anche il secondo gruppo, da più fonti indicato come derivante dall’iconografia dei manga, ha i suoi estimatori, sopratutto tra i più giovani.

I due smiley fondamentali sono quelli costituiti da tre simboli base: due punti, trattino e parentesi tonda. ” :-) ” esprime felicità e l’uso opposto della parentesi ” :-( ” sta invece per infelicità. Questi smiley possono ricorrere variati, modificati, abbreviati con la scomparsa di alcune caratteristiche (per esempio il naso) in ” :) ” e ” :( “, così come allungati e rafforzati dalla presenza di piu’ segni come in ” :-)))) ” e ” :-(((( ” per aumentare l’intensità dell’emozione che si comunica.

Le emoticon servono spesso anche per chiarire o commentare il tono dell’affermazione scritta che li precede. Così ” :-( ” può significare disapprovazione e il sorriso ” :-) ” specifica che il senso è scherzoso o sarcastico. Molto spesso per questi ultimi stati d’animo la faccina sorridente viene sostituita da ” ;-) ” in cui i due punti lasciano posto al punto e virgola, che raffigura una strizzata d’occhio virtuale.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it