Dino Battaglia e le scritte parlanti
Non solo un maestro del fumetto: nei lavori di Dino Battaglia disegno e grafica sono due aspetti inscindibili. Ecco alcuni esempi.
di Nicola D’Agostino
Dalle molte tavole esposte alla mostra “Dino Battaglia, le immagini parlanti” emerge anche l’eccezionale lavoro di grafica e lettering compiuto da Battaglia nei suoi adattamenti a fumetti. Questo lavoro, fatto direttamente dal fumettista, non è posticcio o alieno alla tavola ma è perfettamente integrato con il disegno e lo stile dell’autore e funzionale allo storytelling.
Spesso e volentieri i titoli di Battaglia sono raffinati giochi tipografici che condividono e impostano il mood della storia e sono un elemento prezioso per far immergere il lettore nella vicenda.
Ecco tre esempi, tratti dagli incipit di “Totentanz”, “La caduta della casa di Usher” e “La scommessa”.
L’attenzione di Battaglia per parole e suoni prosegue nella storia, come il corsivo in “Lo strano caso del Dott. Jekyll e di Mr. Hyde”.
Il massimo è però probabilmente raggiunto nelle onomatopee che vivono di vita propria e svolgono un ruolo importante, quale parte grafica integrante del disegno, della vignetta e spesso della tavola.
Un esempio lampante in questo senso è l’uso fatto delle urla nell’adattamento de “Il sistema del Dott. Catrame e del Prof. Piuma” di Edgar Allan Poe.