Come elaborare un lutto ai tempi di Internet? Spesso lo scomparso è una persona che abbiamo incontrato solo in Rete, un membro di una community. Le risposte in un weblog americano.

di Nicola D’Agostino

La diffusione di amicizie e contatti via Internet sta spostando nell’ambito del virtuale anche una serie di questioni finora riservate alla “vita reale”. Una di queste è la morte.

User Not Found è un weblog dedicato a come viene affrontata la scomparsa di persone conosciute on line.
Segnalato anche da USAToday User Not Found è opera di Dana J. Robinson, che lavora in un’associazione che assiste bambini con malattie croniche o terminali.
Lo scopo principale è offrire informazioni e spunti di riflessione sulla commemorazione di persone amate e stimate conosciute in Rete (e quindi spesso mai incontrate di persona). Si va da lunghe discussioni su mailing list e forum, al mantenimento dell’account dello scomparso, dalla creazione di pagine web alla testimonianze tramite filmati come nel caso di una community di giocatori, fino alla creazione di santuari on line.

Sul sito si affrontano varie tematiche: la percezione della scomparsa di membri della community “più importanti di altri”, il fenomeno della mancanza di notizie certe tipico della comunicazione elettronica, le morti di personalità virtuali (casi ricorrenti in cui un utente “sparisce” solo per assumere un’altra identità, a volte anche a scopi pubblicitari).

User Not Found può sembrare un’iniziativa che rasenta il folklore, oppure un fenomeno elitario per ora confinato in società (come quella statunitense) in cui il peso della telematica sulla vita di tutti i giorni è determinante. Comunque questo blog rappresenta un’interessante riflessione su un futuro che potrebbe non essere poi così lontano.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it